La pugile di Torre Annunziata difende la Nazionale e sottolinea l’importanza del rispetto e della solidarietà tra compagne di squadra
Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno lasciato un’ombra di polemiche nella squadra italiana di pugilato, con Angela Carini che continua a far parlare di se. Dopo essersi rifiutata di combattere contro l’algerina Imane Khelif, Carini ha accusato le sue compagne di squadra di averla “tradita”. Le sue parole taglienti, espresse in un’intervista a Repubblica, hanno riacceso le tensioni, dichiarando di non rinnegare nulla riguardo a Khelif e lamentando la mancanza di supporto da parte delle altre azzurre.
Irma Testa, pugile di Torre Annunziata e pioniera della boxe femminile italiana, non ha tardato a rispondere. La Testa, già bronzo a Tokyo 2020 e prima medaglia olimpica nella boxe femminile italiana, ha espresso il suo disappunto verso Carini attraverso un post sui social media. “Mi dispiace Angela,” ha scritto, “ti avremmo aiutata e se fossi stata più tempo con noi ti avremmo evitato la brutta figura che hai fatto tu e che hai fatto fare a tutta l’Italia in mondovisione.” Testa ha raccontato di come Carini si fosse isolata fin dall’inizio, cambiando alloggio e rifiutando di partecipare ai momenti di condivisione con il resto della squadra.
Il racconto di Testa dipinge un quadro di una squadra coesa, che Carini ha scelto di tenere a distanza. “Noi della nazionale siamo sempre stati una famiglia,” ha ribadito Testa, sottolineando l’importanza dell’unità e del sostegno reciproco. Al suo fianco si sono schierate altre pugili italiane. Sirine Charaabi ha criticato l’atteggiamento individualista di Carini, mentre Alessia Mesiano ha sottolineato il senso di famiglia che ha sempre caratterizzato la Nazionale.
Valori come il rispetto e la solidarietà sono fondamentali, soprattutto in un contesto sportivo. Irma Testa, con il suo orgoglio di Torre Annunziata, che ha avuto il coraggio di fare coming out, che non ha mai rinnegato la sua provenienza da un quartiere popolare e difficile, continua a dimostrare cosa significhi essere non solo un campione tra le sedici corde, ma anche nella vita. Il pugilato è conosciuto come la “noble art”, e Testa è un esempio di come questa nobiltà possa essere praticata, dentro e fuori dal ring.
foto di copertina dal profilo Instagram di Irma Testa
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