Sant’Anastasia. Dalla locale sezione del Pd riceviamo una nota sulla giunta Abete nominata ieri.
Il 6 agosto scorso, il giorno dopo l’approvazione del Bilancio di Previsione da parte dell’Amministrazione comunale, il sindaco Abete ha azzerato la giunta dichiarando che si trattava di un atto dovuto per il rilancio dell’azione amministrativa e per dare al paese una squadra finalmente all’altezza del compito, visto che dopo un anno di governo nulla è stato prodotto per lo sviluppo economico, sociale e commerciale di Sant’Anastasia.
Dopo le dichiarazioni del primo cittadino, ci saremmo aspettati una grande rivoluzione. Pensavamo, finalmente, che anche lui si fosse reso conto della scarsa produttività del suo esecutivo e dell’incapacità politico-amministrativa di dare risposte serie ai tanti problemi che persistono nel nostro paese. Soprattutto, dopo l’approvazione del bilancio 2015, dal quale si evince l’assoluta mancanza di una volontà politica di fare delle scelte per il rilancio e la crescita di Sant’Anastasia, speravamo in un cambio di rotta serio e concreto.
L’assessore alle finanze, che continua a svolgere un ruolo “impiegatizio” e non di chi ha la responsabilità di amministrare economicamente il paese, dopo otto anni che ricopre tale ruolo, ha come unica preoccupazione quella di far quadrare i conti con artifici contabili che comprende solo lui e che hanno prodotto esclusivamente un aumento della pressione fiscale per i cittadini anastasiani. Nessuno slancio per una comunità allo sbando! Gli altri componenti dell’esecutivo sembrano “non pervenuti”, ma ieri giunge la notizia.
Ecco pronta la giunta “Abete-bis”. Quattro nomine da parte di Abete. Entra nella squadra di Governo l’avvocato Carmen Aprea, che dopo aver fatto parte della giunta di centrosinistra a guida Strazzullo nel comune di Ercolano, ora è vicesindaco di un’amministrazione di liste civiche notoriamente di centrodestra. Pare che la coerenza sia merce rara. Vedremo la new-entry cosa sarà capace di fare.
Il sindaco Abete ha riconfermato, invece, tre assessori su cinque: De Simone, Di Perna e Giliberti, dimostrando che il rimpasto sostanzialmente non c’e stato, dal momento che i tre assessori erano parte integrante della precedente giunta e, se l’idea del sindaco era quella di cambiare gli uomini per rilanciare l’azione amministrativa, dalle riconferme è chiaro che il rimpasto ha altri motivi, che si fondano esclusivamente su equilibri politici precari e deleteri per il paese.
Gli unici assessori ad essere defenestrati sono Lucia Barra e Giancarlo Graziani.
Perché proprio loro? Forse per la troppa vicinanza politica all’ex sindaco Esposito, che spesso non risparmia le critiche all’operato di questa giunta?
Ma Abete, nonostante ciò, sembra imitare il “modus operandi” del suo predecessore. Ha tenuto, infatti per sé, le deleghe e ha nominato un assessore in meno, affermando che completerà la giunta fra due settimane, dopo una attenta riflessione. Che cosa dovrà riflettere? Forse dovrà elergire qualche altro contentino per mantenere in piedi il precario equilibrio della sua amministrazione?
La verità è che Sant’Anastasia ha perso per l’ennesima volta la possibilità di cambiare passo e di costruire un futuro diverso e migliore per la sua comunità.
Gli anastasiani meritano altro!
Noi continueremo ad essere opposizione a quest’amministrazione che ha dimostrato incapacità e incoerenza e continueremo a lavorare affinché Sant’Anastasia possa avere un futuro migliore!
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