“Ci siederemo solo al tavolo con la dirigenza. Da oggi usciamo da tutti i tavoli tecnici della Regione”. La richiesta di Mauro Giuliattini, reggente Cisl Fp Campania è quella di procedure chiare e concrete per la tutela di tutti i dipendenti regionali. “Nelle altre Regioni gli accordi integrativi sono stati già chiusi, qui si parla di problemi con la Corte del Conti perchè forse la Regione ha utilizzato più risorse – e aggiunge – Se il tentativo è quello di convocare i tavoli tecnici al posto della contrattazione da oggi la funzione pubblica Cisl, sindacato della contrattazione, esce dai tavoli tecnici. È chiaro che ai tavoli si siede la dirigenza del presidente ma è altrettanto chiaro che la responsabilità è solo sua”.
Le questioni che riguardano oltre 5 mila lavoratori, sono molteplici a partire dalle mancate risposte sugli avanzamenti di carriera ‘senza titolo’, alla mobilità senza dimenticare la richiesta dello scorrimento delle graduatorie.
“Non solo mancanza della convocazione della delegazione trattante, ma anche salari inferiori alla soglia di sussistenza. La Regione Campania ancora una volta ‘discrimina’ i suoi lavoratori considerandoli degli ‘estranei’ e impedendo loro la crescita professionale – spiega la Rsu Cisl Fp della Regione Campania – o qui non conta nessuna regola o qui conta solo la burocrazia del Governatore. Se oggi manca la programmazione la responsabilità è del presidente De Luca”.
Sul piede di guerra centinaia di iscritti Cisl della Funzione Pubblica della Regione provenienti da tutti i territori della Campania che questa mattina si sono riuniti in assemblea sindacale al Centro Direzionale.
“Sul tavolo della Regione Campania è aperta la discussione sulle progressioni verticali in deroga, ma malgrado le ripetute richieste di incontro la Regione Campania ci ha ricevuti solo a fine anno, quando i soldi sono già stati spesi e a quanto pare finiti pure nel mirino della Corte dei Conti – spiega la Rsu Cisl Fp della Regione Campania – peccato che l’attenzione della Corte dei Conti arrivi solo sui problemi che riguardano i lavoratori e mai per il resto delle spese”.
Ad alzare la voce sono anche i dipendenti dei centri per l’impiego che in forte affanno sia per carichi di lavoro che per carenza di organico denunciano problemi legati alla mobilità. “Parliamo di persone che rischiano tutti i giorni la loro incolumità e che lavorano in ambienti fatiscenti – spiega la Rsu Cisl Fp della Regione Campania – a cui viene negata la propria dignità lavorativa non solo dal punto di vista professionale ma anche umana”.
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