Vendevano confezioni di “Pomodorino del Piennolo”, ma non si trattava del prezioso prodotto che ha una “Denominazione di Origine Protetta”(Dop). Così a Sant’Anastasia è scattato il sequestro di 35 Kg di prodotti pronti per essere commercializzati con falsa etichettatura ed una denuncia. In particolare i militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Vesuvio di San Sebastiano al Vesuvio insieme ai militari del Nucleo Carabinieri Parco di Ottaviano hanno denunciato una imprenditrice per il reato di Usurpazione di titoli ed in violazione, appunto, del disciplinare di produzione del Dop “Pomodorino del Piennolo” .
I carabinieri Forestali dopo accurati controlli hanno rinvenuto circa 6 scatole di cartone per confezione, recanti la dicitura “Pomodorino del Piennolo”, con all’interno pomodorini freschi già confezionati, 400 etichette riportanti la dicitura “Pomodorino del piennolo” ed altri grappoli di pomodorini freschi muniti di etichetta con la stessa dicitura, per un totale di circa 35 Kg di prodotti pronti per essere commercializzati con falsa etichettatura, tutti posti in sequestro dai militari.
Al titolare è stata anche comminata una sanzione amministrativa di € 4.000,00 prevista dal D.Lgs. 297/2004.
Operazione scattata in seguito ad un controllo effettuato dai militari presso una ditta del posto la cui titolare, pur non essendo iscritta al circuito dell’organismo di controllo agroqualità, né al consorzio di tutela del rinomato prodotto vesuviano, usurpava della denominazione di origine protetta
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