La proposta del sindaco Carmine Esposito è stata accolta da maggioranza e opposizione e il consiglio comunale ha così demandato alla giunta ogni azione necessaria affinché siano avviate in tempi rapidi le procedure necessarie per sostenere la costituzione formale di un Comitato Promotore e consentire l’avvio di studi storico – antropologici e realizzare il dossier scientifico indispensabile per proporre la candidatura a Patrimonio Unesco delle “Tradizioni e Culto della Madonna dell’Arco e il Pellegrinaggio dei fujenti (o battenti) del Lunedì in Albis”. Il consiglio comunale ha demandato alla giunta ogni successivo adempimento per favorire accordi tra enti istituzionali, associazioni culturali, stakeholder locali e ciascuna realtà interessata alla candidatura.
“Il pellegrinaggio del Lunedì in Albis – dice il sindaco Carmine Esposito- non rappresenta solo un’importante espressione di fede e spiritualità, ma costituisce anche un pilastro fondamentale della nostra tradizione ed ha le potenzialità per rilanciare il nostro turismo e l’economia locale.
Ringrazio tutti i consiglieri comunali che hanno accolto la proposta e compreso che si tratta di un’opportunità straordinaria per promuovere il nostro territorio e le nostre tradizioni, creando un circolo virtuoso che beneficia il paese.
Ottenere il riconoscimento dell’UNESCO rappresenterebbe un passo cruciale per valorizzare ulteriormente questa tradizione millenaria, permettendoci di attrarre un numero ancora maggiore di visitatori e di investimenti. Un tale riconoscimento non solo esalterebbe la nostra identità culturale, ma beneficerebbe anche l’economia locale”.
“Il pellegrinaggio dei fujenti al Santuario della Madonna dell’Arco – dice l’assessore Veria Giordano (Cultura e Turismo) è più di un semplice rito religioso; è un’autentica manifestazione della nostra cultura, della nostra storia e della nostra identità, un momento di profonda connessione tra le generazioni, unendo la comunità locale e i visitatori in un’esperienza condivisa di fede e tradizione. La sua importanza culturale non può essere sottovalutata: attraverso danze, canti e usanze che si tramandano da secoli, il pellegrinaggio racconta le storie e le esperienze che definiscono il nostro patrimonio collettivo.
Ottenere il riconoscimento dell’UNESCO non solo valorizzerebbe questa tradizione, ma ci permetterebbe anche di promuovere la nostra cultura. Vorrei inoltre ringraziare particolarmente il consigliere Ciro Terracciano che sin dal principio ha sostenuto, con noi e il sindaco, questa proposta e naturalmente tutto il consiglio comunale che ne ha riconosciuto il valore”.
Il pellegrinaggio dei fujenti della Madonna dell’Arco si svolge ogni anno il Lunedì in Albis a partire dal 1450 e risulta già iscritto nell’inventario del Patrimonio Immateriale della Campania (IPIC) con D.D. n. 205/2019. È un evento culturale e religioso unico, che coinvolge moltissime comunità campane ed attrae migliaia di fedeli ogni anno, non rappresenta solo un momento di devozione religiosa, bensì un’occasione straordinaria per celebrare e preservare le tradizioni campane: tant’è che il pellegrinaggio- dai vicoli di Napoli e dall’ entroterra vesuviano- ripete un rituale di gesti e comportamenti che gli antropologi assicurano essere del tutto simile a quello di cinque secoli fa, un evento unico per ampiezza, fede, drammaticità e folklore, la cui tradizione è trasmessa di padre in figlio da generazioni.
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