Una cerimonia toccante, ma piena di spunti di riflessione quella che si è tenuta oggi nella Parrocchia Maria SS. Della Libera a San Vitaliano in memoria dei caduti di Nassiryia e in particolare del brigadiere Giuseppe Coletta. Una delle vittime di quel terribile attentato che proprio a San Vitaliano aveva prestato servizio e viveva.
Hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Rosalia Anna Masi, il comandante del gruppo di Castello di Cisterna colonnello Paolo Leoncini, il comandante della Compagnia maggiore Pietro Barrel, il comandante di Stazione di San Vitaliano maresciallo Vinicio Pesapane, diversi sottufficiali e comandanti di Stazione gli studenti dell’istituto comprensivo “Omodeo Beethoven” di Scisciano-San Vitaliano, a concelebrare la messa don Francesco Stanzione e cappellano militare della Legione Campania don Carlo Lamelza.
Proprio don Carlo ha tenuto un intervento importante sulla vita, la sua origine che ha colpito i presenti. Così come emozionante è stato ascoltare il coro dell’istituto comprensivo guidato dalla dirigente Rosanna Lembo, cantare l’Inno alla Virgo Fidelis patrona dell’Arma dei Carabinieri.
In Iraq 21 anni fa persero la vita 28 persone e 19 furono quelle italiane, tra i quali 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito italiano e 2 civili.
Gli appartenenti all’Arma erano:
Massimiliano Bruno, maresciallo aiutante, Medaglia d’Oro di Benemerito della cultura e dell’arte
Giovanni Cavallaro, sottotenente
Giuseppe Coletta, brigadiere
Andrea Filippa, appuntato
Enzo Fregosi, maresciallo luogotenente
Daniele Ghione, maresciallo capo
Horacio Majorana, appuntato
Ivan Ghitti, brigadiere
Domenico Intravaia, vice brigadiere
Filippo Merlino, sottotenente
Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante, Medaglia d’Oro di Benemerito della cultura e dell’arte
Alfonso Trincone, Maresciallo aiutante
i militari dell’esercito
Massimo Ficuciello, capitano
Silvio Olla, maresciallo capo
Alessandro Carrisi, primo caporal maggiore
Emanuele Ferraro, caporal maggiore capo scelto
Pietro Petrucci, caporal maggiore.
E con loro i civili Marco Beci, cooperatore internazionale e Stefano Rolla, regista.
Nell’azione rimasero feriti anche 19 carabinieri e Aureliano Amadei, aiuto regista di Rolla.
A ricordare i nomi di tutte le vittime italiane dell’attentato kamikaze è stato proprio il colonnello Leoncini che ha rammentato anche i motivi per cui Coletta è stato decorato della Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero.
Suggestivo e ricco d’affetto il ricordo che poi un amico di Giuseppe Coletta, il docente Vitaliano Paone, ha fatto di lui. Rammentando come fosse “l’amico di tutti”, una persona disponibile e risolutiva che dalla prematura morte del figlioletto si era speso in tantissime opere di beneficenza molte delle quali all’estero, soprattutto in Albania fino a quel terribile 12 novembre del 2003 in cui perse la vita provando, con i colleghi e le altre vittime dell’attentato, a riportare pace e normalità in un Paese martoriato dalla guerra.
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