giovedì 21 Novembre 2024
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Da “Più Nola” appello al sindaco per la città

Lettera aperta del consigliere comunale di Nola Vincenzo Iovino al sindaco

Carissimo Carlo
per me sarebbe stato molto più semplice avere un confronto diretto e schietto in Consiglio Comunale al fine di esporre il mio pensiero in merito ad una crisi istituzionale, già latente, che si è aperta con le tue dimissioni protocollate in data 18 ottobre u.s.. Tuttavia, considerata l’impossibilità di poterlo fare in consiglio il giorno 7 c.m., come da te auspicato, farò ricorso al metodo classico e tradizionale, ossia un testo scritto, ovviamente concordato con le persone che mi sono affettivamente e politicamente più vicine.
Dopo aver attentamente letto tutti i tuoi scritti mi verrebbe da dire “meglio tardi che mai”; finalmente ti sei reso conto che alcuni tuoi compagni di viaggio non meritavano la fiducia e, consentimi, “la protezione” che tu gli hai sempre assicurato in questi due anni e quattro mesi di amministrazione.
Tu sai bene quanto io ed altri componenti della minoranza abbiamo avversato, criticato e denunciato l’atteggiamento parziale e arrogante assunto dal Presidente del Consiglio nella conduzione dei lavori assembleari.
Nell’ultima seduta di Consiglio ci ha perfino deriso invitandoci ripetutamente “a studiare a casa”. Da che pulpito viene la predica.
Cito un esempio per tutti. In data 18/10/2023 viene presentata, a firma dei consiglieri Arvonio + 11, una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria e urgente (prot. 62250). Il Presidente del C.C. in data 31 ottobre 2023, ossia 13 giorni dopo, convoca il Consiglio Comunale per il giorno 20 novembre 2023, in totale spregio di quanto previsto dall’art. 39, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 che così recita: “Il Presidente del consiglio comunale o provinciale è tenuto a riunire il consiglio in un termine non superiore a venti giorni quando lo richiedono un quinto dei consiglieri inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste”. Di fatto il Consiglio Comunale si è riunito dopo ben 33 giorni anziché 20. Resta, tuttavia, la magra consolazione per aver ricevuto un parere di legittimità da parte del Segretario Generale del Comune in cui testualmente afferma:” detta convocazione è in violazione del disposto dell’art. 39, comma 2 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 in quanto la seduta consiliare è stata fissata oltre il termine di venti giorni dalla presentazione della richiesta da parte dei consiglieri”.
Ma questo è solo un esempio per far comprendere quanto il Presidente abbia brillato per imparzialità e per conoscenza del T.U.E.L., dello Statuto e del Regolamento del C.C.; regolamento che lui ha continuamente affermato di conoscere a memoria. Probabilmente il Presidente, essendo professionalmente un architetto, è più “ferrato e aggiornato” su materie riguardanti l’edilizia privata e sulle problematiche ambientali.
Purtroppo, a nulla sono valse tutte le note inviate al Sig. Prefetto e invano abbiamo atteso un intervento a tutela dei nostri diritti da parte dei giovani consiglieri di maggioranza o da parte del Capogruppo della lista Nola Democratica. Forse sarebbe stato opportuno e necessario anche un tuo autorevole intervento.
Questo solamente per dire a chiare lettere che ove il Presidente del Consiglio Comunale avesse deciso di non accogliere la tua sollecitazione a presentare le dimissioni io non avrei avuto alcuna esitazione a sottoscrivere e a votare la richiesta di revoca. Come vedi, non so fumare il calumet della pace e non so porgere l’altra guancia.
Come tu ben sai, in più occasioni, sia privatamente che pubblicamente, ho detto che qualora tu avessi avuto bisogno di sostegno io e altri consiglieri di minoranza avremmo votato atti nell’esclusivo interesse della cittadinanza, sottraendoti da atteggiamenti ostruzionistici. Mai abbiamo pensato di sostituirci ai dodici consiglieri di maggioranza e mai lo avremmo fatto.
Oggi in presenza di un comunicato sottoscritto dai consiglieri comunali appartenenti alla lista Nola Democratica (ma non del Partito Democratico che rispetto), in cui affermano che “ con profondo senso di responsabilità e ferma consapevolezza del loro ruolo si impegnano a rassegnare le proprie dimissioni dalle politiche assunte in un gesto ponderato e necessario”, prendo atto del venir meno della loro arroganza e supponenza ma devo necessariamente e doverosamente comunicarti che mai potrei condividere un percorso amministrativo di maggioranza con alcuni loro, anche e soprattutto per le tue considerazioni espresse nel decreto sindacale n. 37 del 31/10/2024, nella nota Tetranomio e nella tua ultima nota- prot. 73445 – del 03/11/2024.
In ogni caso, qualora la tua decisione fosse nel senso da me auspicato, ossia continuare il tuo mandato sindacale senza l’appoggio di alcuni esponenti di Nola Democratica, io e, spero, anche altri consiglieri di minoranza saremo al tuo fianco senza nulla chiedere ma senza rinunciare alle funzioni che la legge ci assegna, ossia “l’indirizzo e il controllo politico-amministrativo”.
In caso contrario, personalmente, continuerò ad esercitare il mio ruolo di consigliere comunale con azioni propositive (indirizzo) ma con fermezza e determinazione (controllo), così come ho fatto in questi 28 mesi, senza mai mancare di rispetto a chicchessia e senza mai esitare nel denunciare eventuali irregolarità amministrative o presunti reati sia a te che agli Organi Giudiziari competenti.
Per quel che concerne il contenuto del documento Tetranomio, indipendentemente da quelle che saranno le tue decisioni, desidero manifestarti il mio pensiero in merito a due argomenti da te affrontati: 1) spostamento transitorio e sperimentale del mercato; 2) presa d’atto delle dimissioni del consigliere comunale per grave fatto in sponsalia con conseguente (……).
In merito al primo punto, ed anche in considerazione che in Città c’è un forte e netto dissenso in merito allo spostamento, benché transitorio e sperimentale, del mercato settimanale in area Vulcano Buono, non posso che confermare quanto sostenuto, unitamente ai consiglieri di minoranza, in consiglio comunale, ossia lo spostamento nel Rione Gescal. Disponibile, tuttavia, ad accogliere e sostenere altra proposta, già avanzata da altra forza politica, che concerni il Centro Storico.
Per quel che riguarda il secondo punto consentimi di far presente che fino ad ora, anche in presenza di presunti reati, alcuni nella fase procedimentale altri con processi avviati, mai e poi mai abbiamo presentato azioni di censura nei confronti dei consiglieri coinvolti.
Nel confermarti la mia stima personale e nell’auspicio che tu possa assumere le giuste decisioni nell’interesse esclusivo della cittadinanza, ti saluto cordialmente.

Vincenzo Iovino

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