giovedì 21 Novembre 2024
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Vertenza Gesco, Ciarambino: “Ora si riapra il dialogo e si giunga ad una soluzione positiva”

Napoli. «La paradossale vicenda che vede coinvolti circa 300 lavoratori di Gesco, che rischiano il licenziamento dopo la chiusura anticipata del contratto da parte dell’Asl Napoli 1, è un problema che la politica e i cittadini, soprattutto quelli che beneficiano del prezioso lavoro degli operatori del terzo settore, non possono permettersi. Non è a rischio solo il lavoro, qui è a rischio l’esistenza stessa del terzo settore nella nostra regione, che ha e ha avuto, da sempre, un ruolo strategico nei settori più complessi dell’assistenza e dell’integrazione sociale  – precisa Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto – Oggi, dopo la seduta mattutina del Consiglio, insieme ai colleghi Di Fenza e Venanzoni, e ad altri rappresentanti di maggioranza e opposizione, abbiamo incontrato una delegazione di lavoratori di Gesco ai quali abbiamo ribadito il nostro sostegno e per i quali abbiamo depositato e visto approvare all’unanimità nella seduta pomeridiana, un ordine del giorno in cui si chiede l’impegno della Giunta a riavviare il dialogo tra Gesco e Asl Napoli 1 e a far sì che i lavoratori restino al loro posto fino alla scadenza naturale del contratto. Nel frattempo, chiediamo che venga bandito nel più breve tempo possibile il concorso unico regionale con la riserva del 50% dei posti proprio ai lavoratori delle cooperative sociali, e non da ultimo che venga valorizzato e preservato il ruolo del terzo settore e la sua specificità. Questa vertenza ha la necessità di giungere ad una conclusione positiva e in tempi brevi, perché parliamo di professionisti – conclude Ciarambino – che operano da decenni in campi delicati dove il servizio pubblico spesso non riesce ad arrivare, parliamo di persone anziane, disabili, pazienti psichiatrici, affetti da dipendenze gravi, che sono stati curati e assistiti negli ultimi decenni proprio dagli operatori delle cooperative».

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