Marigliano. Atto intimidatorio o altro? Un topo lasciato in una scatola davanti alla futura caserma dei carabinieri
forestali, i militari risalgono al responsabile. Era diventato un caso sui social network dove era stato postata la foro che abbiamo pubblicato. Nei commenti si evidenziava lo stato di criticità dell’animale e del suo successivo decesso.
I militari del Nucleo carabinieri foestale di Marigliano avevano rinvenuto all’esterno della futura sede operativa uno scatolone con all’interno un ratto in evidente stato di decomposizione e dei residui di croccantini per animali.
I militari, pensando ad un atto intimidatorio, allertavano la scala gerarchica adottando, contestulamente, delle misure di sicurezza più elevate ed una vigilanza assidua del sito. Poi,
tramite immagini acquisite dalle telecamere site nei paragi, hanno individuato due persone che avevano adagiato all’esterno della caserma il pacco in questione.
Dai codici di spedizione presenti sul pacco i miliatari riuscivano a risalire alle generalità dell’indivuduo a cui era destinato, ovvero tale M.A. residente nella zona della stazione. Successivamente proprio quest’uomo contattava il Nucleo Forestale di Marigliano riferendo di essere stato lui stesso, in compagnia della sorella, a abbandonare la scatola.
Ascoltato dai militari ha cambiato più volte versione ed è stato denunciato con la donna per aver violato l’art. 658 del cod. penale, per procurato allarme, nonche le fattispecie previste dall’art. 544/bis (morte o uccisione di animali) e quelle relative all’abbandono di rifiuti.
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