Miasmi serali e notturni e aria acre e irrespirabile, non risparmiano nemmeno Sant’Anastasia, comune dell’Area della città metropolitana, alle pendici del Monte Somma. Oramai, sono anni che, a sere alterne, in molte zone della città del santuario della Madonna dell’Arco, gli abitanti sono costretti a rintanarsi in casa per la cattiva aria che infesta la città. Fumi che, respirati, nell’immediatezza, colpiscono le alte vie respiratorie e non solo, provocando forti bruciori in gola, spesso insopportabili.
Durante la caldissima estate di quest’anno, nonostante l’ombra del maestoso Monte Somma, una doppia sofferenza ha interessato gli abitanti del famoso santuario: caldo asfissiante ed aria maleodorante, sicuramente nociva per la salute, che ha costretto gli abitanti a chiudersi ermeticamente in casa durante le ore serali.
Negli ultimi tempi, l’Associazione Tortora Brayda e altri beni Comuni, nata con l’intento di porre in campo azioni di contrasto ai miasmi, si sta dando un gran da fare con l’obiettivo di sensibilizzare tutte le istituzioni politiche e religiose, affinché, nell’interesse della salute di tutti, si arrivi a contrastare un fenomeno dannoso e nocivo per la salute pubblica.
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