lunedì 23 Settembre 2024
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Proteste a Torre Annunziata: Giustizia per il Piccolo Salvatore

Cittadini in piazza dopo cinque mesi di attesa per il referto autoptico del piccolo Salvatore

 

Torre Annunziata ancora una vota si svegliata con un grido di dolore e di protesta. I familiari del piccolo Salvatore, morto a soli un mese dalla nascita presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, si sono riuniti in un sit-in, a cui si sono aggiunti i cittadini richiamati dall’appello social e le tante associazioni che nei mesi scorsi hanno manifestato con il movimento “Ce Avite Accise a Salute”. A cinque mesi dalla tragica perdita, i genitori chiedono ancora il referto autoptico che potrebbe svelare le cause della morte del loro figlio. Questa mancanza di risposte, come un macigno, grava sulla famiglia, che cerca disperatamente chiarezza e giustizia.

A sostenere questa protesta, l’associazione Catena Rosa, nota per il suo impegno nella lotta contro la violenza di genere e nella difesa dei diritti dei più deboli. La presidente Ada Ferri esprime solidarietà verso i genitori di Salvatore: “Oggi siamo al fianco di Rachele e Ludovico, che dopo cinque mesi non conoscono ancora le cause della morte del loro bambino. È un diritto della famiglia sapere cosa è accaduto, e ci auguriamo che non si tratti di un caso di malasanità.”

La Ferri denuncia una preoccupante diminuzione delle strutture pubbliche disponibili per le donne ed i bambini, come evidenziato dalla chiusura dai reparti di ginecologia e neonatologia dell’ospedale di Boscotrecase. “Mentre il governo ipocritamente chiede un aumento delle nascite, taglia i fondi alle regioni del Sud tramite l’autonomia differenziata, colpendo duramente le donne, già svantaggiate in materia di medicina di genere. Sono le prime, insieme ai loro figli, a subire le conseguenze di queste scelte ingiuste”, afferma.

La protesta odierna non è un evento isolato. Le strade di Torre Annunziata si sono trasformate ripetutamente in un palcoscenico di manifestazioni contro la malasanità, con cittadini che chiedono giustizia e un sistema sanitario più giusto ed efficiente. La chiusura del pronto soccorso di Boscotrecase ha già riportato alla luce le criticità del sistema. La comunità, con il sostegno di associazioni come Catena Rosa, alza la voce per un cambiamento reale, invocando una sanità pubblica in cui non si ripetano più episodi come quello che hanno portato al decesso del piccolo Salvatore.

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