Pomigliano. Il Tar Campania ha respinto l’istanza cautelare di sospensione dei lavori dell’impianto biogassificatore in costruzione a Pomigliano d’Arco, richiesta nel 2022 dal comitato “Laudato Si di Pomigliano d’Arco”. «Il Tar – spiega il Sindaco di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo – ha respinto con giusta causa l’istanza cautelare che chiedeva la sospensione cautelare dei lavori dell’impianto di biocompostaggio, anche perché questo impianto non solo non rappresenta un pericolo per la salute dei cittadini, ma addirittura con la sua entrata in funzione porterà una ulteriore notevole riduzione dei costi del servizio di raccolta rifiuti per la collettività. Pertanto, con grande soddisfazione, si continua a procedere verso il completamento dei lavori». Il comitato aveva chiesto la sospensione cautelare dei lavori e l’annullamento di tutte le autorizzazioni connesse alla sua realizzazione. Il collegio della quinta sezione del Tar ha però sollevato dubbi sulla “legittimazione attiva del comitato ricorrente ad impugnare il provvedimento di AIA (autorizzazione integrata ambientale)”, ed ha respinto l’istanza rilevando che “non sussiste il paventato periculum”, visto che i lavori “incontestatamente cominciati da oltre un anno, sono ancora in corso e, dunque, l’impianto non risulta essere in procinto di attivazione”.
Di tutt’altro parere è il commendo di don Peppino Gambardella, da sempre in prima linea nella lotta a tale impianto: “Cari amici arriva come una doccia fredda la decisione del TAR di respingere il nostro ricorso di interruzione dei lavori di realizzazione del mega biodigestore tra Pomigliano ed Acerra. Ancora una volta non vediamo accolte le nostre giuste ragioni. Non stiamo combattendo contro nessuna persona o istituzione ma solo vogliamo essere tutelati nella nostra salute che è un diritto sacrosanto.. La decisione del TAR ci riempie di sconforto e crea in noi sensi di frustrazione. Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza su tale sentenza e a chi crede nella bontà dell’opera di godersi i profumi che emetterà”.
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