Dopo decenni di attesa, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmine Esposito insediatasi ad ottobre 2020 – in piena pandemia – è riuscita nell’impresa di portare in Consiglio Comunale il Piano Urbanistico Comunale. Approvato all’unanimità dai consiglieri presenti, senza l’opposizione che, dopo aver riconosciuto l’ottimo lavoro svolto dai tecnici, hanno di fatto denigrato lo stesso lavoro abbandonando l’aula senza nemmeno aspettare le repliche ai loro interventi. Il sindaco Carmine Esposito ha definito la seduta d’assise di ieri – 19 luglio – “storica” per Sant’Anastasia, ringraziando la sua maggioranza, la giunta comunale, gli architetti Dario Saetta e Fortuna De Rosa, l’Ufficio di Piano e l’architetto Servillo, la segretaria generale Nunzia Alfano e la vicesegretaria Paola Maione per un lavoro non da poco e una partecipazione attiva.
“Non staró a ripercorrere le fasi molto difficili degli ultimi anni, nemmeno quelle oscure nè le interferenze, molto chiare e precise, che negli anni scorsi hanno impedito si raggiungesse prima questo risultato. Non staró nemmeno a commentare qui – ma lo farò di certo in altre sedi e dicendolo chiaramente ai cittadini – l’atteggiamento dell’opposizione che in questa occasione ha assunto un atteggiamento pretestuoso che sa già di campagna elettorale. Il loro dramma è chiaro: siamo riusciti in soli tre anni, insediandoci in piena pandemia, dove negli ultimi decenni tutti hanno fallito, spendendo soldi dei cittadini senza cavare un ragno dal buco. Da oggi, con l’approvazione del Piano Strutturale del Puc abbiamo disciplinato la tutela del territorio, dando il via ad un processo operativo che si tradurrà in infrastrutture, valorizzazione del centro storico e dei sentieri, attrezzature sportive, parchi, sviluppo turistico ed economico perché saremo accanto a chi vuole investire su questo territorio. C’è molto altro, ma ne parleremo: oggi tutti gli anastasiani che amano il proprio paese saranno contenti di questo traguardo. Gli altri… saranno giudicati dai cittadini”. – ha affermato il sindaco.
Ieri l’aula ha approvato la componente strutturale del Puc alla quale seguirà quella operativa, componente redatta dall’Ufficio di Piano composta dal Rup, architetto Dario Saetta, dall’architetto Fortuna De Rosa, dal collaboratore esterno architetto Giuseppe Servillo, con la consulenza specialistica e scientifica dell’Università di Napoli “Federico II”, facoltà di Architettura.
Un percorso caratterizzato da condivisione e trasparenza nonché apertura alla partecipazione pubblica – come l’architetto Saetta ha rammentato nella sua relazione- con seminari pubblici dai quali sono derivate, dagli operatori del territorio, iniziative e proposte concrete per lo più accolte.
I principi fondamentali sui quali si basa il Puc di Sant’Anastasia, per un rilancio economico, di vivibilità sostenibile del territorio, servizi, miglioramento e potenziamento della mobilità, valorizzazione del centro storico e dei sentieri, sviluppo economico e turistico. Ora che c’è l’approvazione, si passerà alla redazione del piano operativo in cui saranno stabiliti e determinati gli indici volumetrici, gli spazi pubblici per la collettività, tutte le potenziali trasformazioni delle aree previste nel piano strutturale.
Per i Pip (piani per gli insediamenti produttivi) e i PRU (piani recupero centro storico) è stato già dato incarico allo studio Benevolo. Anche per la fase operativa c’è già l’assenso dell’Università Federico II che continuerà la sua consulenza di alto profilo scientifico. La previsione è tornare in consiglio comunale per l’approvazione dei piani operativi entro fine 2025.
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