La sensazione di dover trovare il proprio posto nel mondo è la caratteristica che più di tutte ci accomuna. In una società purtroppo etichettata da infiniti brand e marchi differenti, non manca chi davvero cerca la propria identità, insita in qualsiasi essere, animato o meno, che ci giri intorno. Si parte da un libro, per arrivare ad un profumo. Cerchiamo noi stessi in un chicchessia di diverso da noi…come anche un vestito.
È proprio da questa ideologia che è nato tra i banchi di scuola, due anni fa, “Unusual”, uno dei pochi brand di abbigliamento che, ad oggi, può rappresentare una vera e propria innovazione.
È stato un ragazzo di 26 anni, Felice Sorrentino, ad iniziare a scarabocchiare termini come “Indifference”, “Strange” e altri su un foglio qualunque, durante l’ozio universitario. È stata, quella, una giornata che gli lascerà tantissimo, con il senno di poi. Laureato in tecnologie alimentari, è sempre stato consapevole che la sua passione per la moda non potesse essere allontanata, per questo, proprio grazie al sostengo dei suoi parenti e amici più cari è riuscito a trasformare un mero sogno in concreta realtà.
Attesi sono i mille traguardi prefissati e sempre più vicino è il nastro della vittoria. Tanti sono stati gli anni di sacrifici, che hanno condotto, ad oggi, a vantare diverse collezioni da presentare, ognuna collegata ad un’altra attraverso una storia. “Unusual House”, il lancio del brand streetwear di un ragazzo di Somma Vesuviana, nel napoletano, realizzata in un anno e mezzo.
Abbiamo raccontato del sapere essere inusuali, diversi dagli schemi prefissi dalla società e con il desiderio di affermare quanto la libertà di essere noi stessi, anche se non perfetti, ci renda umani. Da fondatore di questo brand, ti senti Unusual?
Non posso omettere di raccontare un episodio strettamente personale. Quando ero bambino, nato e cresciuto in un paese di provincia tanto bello quanto ghettizzato, sentirsi snaturati dalla massa non è il massimo per farsi accettare da una società che proprio non ti vuole. Mi sono sentito emarginato per diversi anni. Solo con il tempo ho iniziato a vedere la realtà che mi circondava da un punto di vista differente: non essere una fotocopia significa possedere qualcosa di unico. Unusual è la voce di un uomo che sognava di capire il mondo ma che, a differenza del resto, non ha mai avuto paura di essere diverso.
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