Nei giorni scorsi si è verificato un furto nella scuola “San Domenico Savio” di Terzigno. Sulla vicenda, una docente ci ha inviato una lettera aperta, che volentieri pubblichiamo
In un Paese ai piedi di una magica montagna di fuoco, c’è una Scuola Primaria e dell’Infanzia dal nome quasi mistico “San Domenico Savio di Terzigno” che proprio nella sede centrale, durante quest’anno scolastico, è stata più volte vandalizzata, messa a soqquadro e sporcata con scritte a testimonianza del barbaro passaggio.
Qualche giorno fa c’è stata una vera escalation: nella nostra amata scuola è stato perpetrato un vero furto con scasso. I ladri hanno forzato ben 3 aule blindate, hanno rovesciato sul pavimento un armadio, hanno aperto porte di ferro a grate, hanno rovistato negli armadi e rovesciato i rifiuti per prelevarne i sacchi, forse, per il trasporto della refurtiva. Il danno è stato veramente ingente in quanto sono stati sottratti ben 54 PC portatili nuovi e ancora scatolati, acquistati grazie al PNRR per la digitalizzazione della scuola. La digitalizzazione a partire dalla scuola primaria è fondamentale per introdurre i bambini nell’era della intelligenza artificiale per offrire ai nostri alunni le stesse opportunità educative, informatiche e tecnologiche di quelle che hanno i loro coetanei nelle grandi città.
Il furto ha lasciato tutti basiti, la Dirigente Scolastica, dott.ssa Rosaria Murano e tutta la comunità scolastica sia per l’ingente valore dei beni sottratti sia per l’azione devastante ai danni della scuola che è l’unico ascensore sociale che può cambiare il mondo contribuendo al progresso morale e civile della società e merita rispetto per la sua alta funzione formativa e sociale.
Questo sogno si è infranto brutalmente perché l’unico linguaggio riconosciuto è quello della violenza che è padrona indisturbata della nostra quotidianità e danneggia, in modo irreversibile, il tessuto sociale, rendendo sempre meno vivibili le nostre realtà cittadine. Noi non vogliamo che questo tristissimo episodio possi inosservato senza che nessuno muova un dito, senza che nessuno alzi la voce!!! Aspettiamo solidarietà e gli aiuti necessari per mettere in sicurezza la scuola dagli Enti competenti. Da tutta la comunità cittadina auspichiamo che cinga la scuola in un abbraccio, magari offrendosi, volontariamente, di fare una ronda per controllare gli ingressi della scuola quando essa è chiusa poiché è lì che si formano le generazioni di domani, è quello l’avamposto dove si decide il futuro del nostro Paese!
Anna De Vincenzo
Docente Scuola Primaria e dell’Infanzia “San Domenico Savio” di Terzigno
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