venerdì 22 Novembre 2024
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A Sant’Antimo l’esibizione della fanfara della Polizia di Stato L’iniziativa rientra nella rassegna “La città invisibile”

Si terrà domani 4 giugno, alle ore 12, nella villa Comunale Del Rio di Sant’Antimo, l’evento conclusivo del progetto “La città invisibile”. L’appuntamento sarà aperto dalla Fanfara a cavallo della Polizia di Stato che, dopo aver attraversato le vie della città, concluderà la sua esibizione proprio nella villa.

Il progetto che per un intero mese, dal 3 maggio, ha animato Sant’Antimo con eventi di diversa natura, artistici e culturali, è stato promosso dalla Commissaria Straordinaria del Comune di Sant’Antimo , il viceprefetto Gabriella D’Orso -, e finanziato da Città Metropolitana di Napoli nell’ambito del “Cartellone degli Eventi metropolitani 2023-2024”.

È stato un susseguirsi di presentazioni di libri e di incontri con gli autori, di concerti di musica barocca nelle bellissime chiese del territorio alternati da incontri musicali con i cori delle scuole santantimesi negli spazi verdi della città. Un progetto che lascia il Comune più ricco di due magnifiche sculture da rinomati artisti, come Lello Esposito e Domenico Sepe, e di due murales realizzati da due giovani writers, Trisha Palma e Luca Carnevale.

«Eventi negli eventi – spiega la Commissaria D’Orso – laddove con i concerti si è voluta lanciare l’idea di un futuro sviluppo con possibilità di creare un festival di musica barocca che attiri pubblico anche dai comuni viciniori, con le opere di scultura e i murales si può pensare ad investire in musei all’aperto. Abbiamo anche, con l’inaugurazione della nuova collocazione del centro antiviolenza dedicato a Giulia Tramontano, voluto dimostrare l’attenzione altissima ai problemi delle donne nella società attuale. In poche parole, il seme che abbiamo lanciato vuole tradursi nel pensare a Sant’Antimo come città creativa che ha come punti di riferimento il patrimonio ambientale e culturale nelle sue dimensioni materiali e immateriali, come i legami sociali che animano e rendono viva la rete del dialogo e della crescita collettiva».

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