Fuochi d’artificio fuori al ristorante, causò un incendio che ha devastato due anni fa l’Oasi degli Astroni oggi i responsabili sono stati arrestati. I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Napoli, appartenenti al Gruppo Carabinieri Forestale, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale. Questa ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, Luca BATTINIERI, su richiesta della locale Procura. La misura cautelare riguarda due soggetti indagati per i reati di incendio boschivo doloso, disastro ambientale e distruzione di beni paesaggistici e di habitat naturale di interesse comunitario all’interno della Riserva Naturale Oasi WWF “Cratere degli Astroni”. Questi reati sono stati commessi a Napoli nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto 2022.
L’attività investigativa, condotta dalla V Sezione Tutela Ambiente e Territorio della Procura di Napoli, è stata coordinata dal Procuratore Aggiunto Antonio RICCI e diretta dal Sostituto Procuratore Giulio VANACORE. Durante le indagini, sono stati raccolti gravi indizi di reato a carico di due uomini di nazionalità italiana: un 36enne e un 61enne residenti a Napoli. Quest’ultimo è gestore di un ristorante situato vicino all’area boscata.
I due soggetti avevano la disponibilità di aree scoperte adibite a parcheggio per i clienti della struttura ricettiva. Rispettivamente, consentivano e facevano esplodere fuochi pirotecnici, le cui scintille hanno provocato l’incendio. Inoltre, hanno omesso di allertare i soccorsi.
L’incendio si è propagato massivamente durante tutta la notte, in piena estate e nel periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi. È importante notare che è assolutamente vietato utilizzare fuochi pirotecnici vicino alle aree boscate.
Le fiamme hanno interessato una vasta superficie di circa 40 ettari, di cui otto all’interno della Riserva Naturale Oasi WWF “Cratere degli Astroni”. Quest’area è una zona protetta di grande importanza per la città di Napoli e ha colpito sia la vegetazione arbustiva che quella arborea, quest’ultima costituita principalmente da lecceta.
L’identificazione dei responsabili, avvenuta senza l’uso di tecniche specifiche, è stata possibile grazie alla dedizione e alla professionalità dei militari coinvolti. Inoltre, i cittadini della zona hanno fornito importanti indizi alla polizia giudiziaria dopo aver notato le fiamme.
Il comandante del CUFA, Generale Andrea RISPOLI, esprime profonda gratitudine e grande soddisfazione per l’operato dei militari del Nipaaf di Napoli. Questo sottolinea la stretta collaborazione tra la V Sezione della Procura e la sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri Forestale, nonché l’impegno rinnovato nel proteggere l’ambiente nei territori circostanti.
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