Sant’Anastasia. Una situazione insostenibile che penalizza i cittadini e la giustizia. Su questo hanno concentrato i loro interventi gli avvocati dell’UAMSA Unione Avvocati Mandamento Sant’Anastasia) presieduta da Lucia Iorio che stamattina hanno organizzato una manifestazione di protesta contro la mancanza di personale presso l’ufficio ministeriale del Giudice di Pace di Sant’Anastasia. Presenti anche i rappresentanti delle associazioni di avvocati del territorio, il presidente delll’ordine degli avvocati di Nola Arturo Rianna, Gianfranco Di Sarno, già parlamentare e
segretario generale in Commissione Giustizia, diversi amministratori comunali rappresentanti di sette comuni (circa 160mila cittadini).
Per il Comune di Sant’Anastasia ha presenziato il vicesindaco Mario Trimarco. “È una protesta che considero giusta”, spiega il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito, “perchè mortifica le professionalità ma non certo di meno i cittadini che subiscono impotenti la situazione critica. Abbiamo già chiesto, con un documento, l’intervento del ministro Nordio e avviato un’interlocuzione con il sottosegretario alla Giustizia. La situazione è francamente intollerabile e siamo tutti compatti affinché si acceleri una decisione”.
L’Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Anastasia comprende i Comuni di Sant’Anastasia (31.000 abitanti), Somma Vesuviana (35.000 abitanti), Pollena Trocchia (14.000 abitanti), Massa di Somma (6.000 abitanti), San Sebastiano al Vesuvio (11.000 abitanti), Cercola (20.000 abitanti) e Volla ( 24.000 abitanti). “Un presidio di Giustizia”, spiega Francesco Urraro, già senatore e ora componente del Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato alla Camera dei Deputati, “con un sottodimensionamento degli organici di amministrativi che ha determinato un arretrato inaccettabile e numericamente considerevole, con gravi riflessi sui diritti dei cittadini. Questa mattina in Piazza Siano il mio intervento, con gli Avvocati del Foro di Nola e della UAMSA – Unione Avvocati Mandamento Sant’anastasia, per un’unità di intenti nell’interlocuzione con il Governo volta ad adeguare l’Ufficio alle importanti e reali esigenze”.
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