Somma Vesuviana. Il clima politico a Somma Vesuviana ormai è infuocato. Basta assistere alle registrazioni delle ultime sedute del consiglio comunale per rendersene conto. Accuse, polemiche, parole pesanti e gesti incomprensibili. Sotto accusa, piu di tutti, il presidente del consiglio Luigi Pappalardo che ha tergiversato, non poco, rispetto alla richiesta del prefetto di Napoli Michele di Bari di discutere in aula la questione della incompatibilitá di un consigliere comunale.
Ora sulla vicenda tornano i consiglieri di opposizione delle liste Di Sarno Sindaco, Somma Libera e Forte, Azione e Siamo Sommesi.
Lo fanno con un manifesto che non lascia spazio ad interpretazioni.
Si rivolgono direttamente a Pappalardo e gli scrivono: “Chiediamo pubblicamente al Presidente del Consiglio, avv. Luigi Pappalardo, di chiarire fatti e circostanze che hanno determinato il suo “misterioso” cambio di rotta da baluardo della legalità (quale diceva di voler essere, dopo la parentesi politica” degli anni 80) a stampella e parte integrante della disastrosa maggioranza di Salvatore
Di Sarno, ormai politicamente finito, che continua a compiere quotidianamente atti
illegitimi”. E diventano ancora più duri quando fanno riferimento al ribaltone chd ha portato in maggioranza il candidato sindaco Giuseppe Bianco che si opponeva a Salvatore Di Sarno e tutti i consiglieri (Salvatore Rancella, Giovanni Stazione del Pd e Umberto Parisi (tranne Giovanni Bianco di Onda Bianca) che erano stati eletti in minoranza.
‘Come riesce il Pappalardo ad amministrare ed essere complice con chi definiva
pubblicamente ” ladri e delinquenti” ?”, aggiungono nel manifesto,
“Purtroppo per lui, non si tratta solo di una questione di imbarazzo politico che
imporrebbe immediate dimissioni dal suo ruolo, ma di una serie di condotte
omertose sempre più in aperto contrasto con sua Eccellenza il Prefetto di cui
occulta le comunicazioni e che legittimano nei fatti connivenze ed acclarate
incompatibilità di taluni consiglieri a lui per giunta legati (o’cumpariell) (il consigliere comunale denunciato per abusivismo edilizio e per il quale si chideva di verificare l’incompatibilità, ndr) Appello urgente, quindi, rivolto al Presidente del Consiglio quale garante e padre della legalità” affinchè si ricreda e torni ad essere quello che è stato prima del ribaltone o si dimetta salvando la faccia ed evitando alla sua età e con le sue ‘esperienze di vita” d ié essere strumento complice di questa “armata brancaleone” assemblata dal Sindaco, sempre più solo che, incurante dei danni che sta
provocando alla Città prosegue il suo delegittimato mandato per interessi personali”. Per concludere in ultimo con:
“OCCULTARE AI CONSIGLIERI LA DIFFIDA DEL PREFETTO INVIATALE IL 19/3/2024 RESTERA’ LA PIU’ GRANDE OFFESA CHE UN RAPPRESENTANTE DEL POPOLO ABBIA MAI FATTO ALLA CITTA’ VERGOGNA”.
Vergogna, un sostantivo che la politica sommese sembra aver dimenticato ormai da tempo.
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