È stata eseguita ieri, 8 febbraio 2024 all’ospedale di Boscotrecase la prima procedura di eco broncoscopia.
Si tratta di un’indagine molto sofisticata che viene proposta ai pazienti quando c’è sospetto di una malattia tumorale dell’apparato respiratorio non direttamente visibile all’interno delle vie bronchiali, fatta presso il reparto di pneumologia diretto dal dottor Francesco Stefanelli.
Il cancro del polmone rappresenta la principale causa di morte per neoplasia nel mondo. La diagnosi tempestiva è, pertanto, fondamentale nella gestione della malattia.
La procedura, chiamata EBUS TBNA (endo bronchial ultrasonography trans bronchial needle aspiration), è stata eseguita dal dottor Luca Longobardi e dal team infermieristico guidato dal coordinatore Alessandro Panico con l’assistenza anestesiologica del dottor Fabio Paduano, anestesista della rianimazione del presidio di Boscotrecase.
L’esame, eseguito in sedazione dopo posizionamento di una maschera laringea, consiste nell’introduzione nelle vie aeree del paziente di un broncoscopio dotato di sonda ecografica all’estremità che permette di effettuare in tutta sicurezza prelievi citoistologici di strutture mediastiniche e polmonari situate oltre la parete bronchiale.
Il prelievo, una volta effettuato, è stato valutato in estemporanea on-site dall’equipe degli pneumologi che hanno potuto confermarne l’adeguatezza diagnostica.
“Tutto ciò – spiega il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo – è fondamentale per la diagnosi e la stadiazione delle neoplasie polmonari e in vista del rafforzamento delle attività di screening e prevenzione che sono elementi fondanti delle nostre politiche sanitarie”.
Il tutto è stato eseguito con un apparecchio di ultimissima generazione, un ecoprocessore (EU-ME3) in dotazione solo a pochissimi centri in Campania e utilizzato per la prima volta proprio a Boscotrecase grazie anche all’impegno profuso dal direttore medico di presidio Giuseppe Lombardi.
La procedura è terminata senza complicanze, la paziente è in buone condizioni ed è stata dismessa in giornata, in attesa di avere la risposta istologica tra pochi giorni.
“La metodica, di altissima specializzazione, – aggiunge il direttore Russo – è di fondamentale importanza in un’area, quella vesuviana, in cui mancava un riferimento per la diagnosi delle neoplasie polmonari e la popolazione spesso costretta a rivolgersi alle grandi strutture napoletane come Monaldi e Cardarelli”.
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