domenica 24 Novembre 2024
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“Nostalgia Anni 90” a Torre Annunziata: conti che non tornano e che rendono infuocato il clima natalizio

Al via da pochi giorni le manifestazioni natalizie nel Comune di Torre Annunziata e già fioccano le prime polemiche. Dopo la notizia dell’annullamento della Rievocazione del Mercato del pesce, un’altra tegola colpisce lo spettacolo “Nostalgia Anni 90”  svolto venerdì 22 dicembre; un revival di musiche tipiche di quegli anni, in cui si sono esibiti un DJ, un vocalist e 8 tra figuranti e ballerini.

Se da un lato c’è soddisfazione per il sold out fatto registrare dall’altro lato si alzano dubbi sul costo ritenuto troppo elevato per le casse comunali, più di 40mila euro, una cifra che a detta di molti poteva essere impiegata per chiamare cantanti di più alto calibro. Nella vicina Scafati ad esempio nella stessa serata si è svolto il concerto Enzo Avitabile ed in cartellone sono presenti Rosario Miraggio, Luché e Clementino.

E proprio a Scafati un paio di settimane fa si è andato in scena lo stesso spettacolo musicale “Nostalgia 90” costato 13.000 euro. La cifra scende ancora di più a Tufino, in scena questa sera, dove hanno speso solo 8500 euro.

Conti che non tornano, e che rendono infuocato questo clima natalizio.

Di nostalgia degli anni 90 Torre Annunziata non ne ha – periodo buio per la politica italiana che diede avvio a una retata di arresti che spazzò via la prima repubblica- ma che a Torre sembra non finire mai, tant’è vero che episodi di corruzione sono avvenuti fino a pochi anni; era il 29 dicembre 2020, quando l’allora dirigente dell’ufficio tecnico Nunzio Ariano fu beccato con le mani nel sacco ed arrestato a causa di una mazzetta ricevuta da un imprenditore a cui aveva commissionato un affidamento diretto per somma urgenza.

E un affidamento diretto è stato anche quello per lo spettacolo “Nostalgia Anni 90” costato a Torre Annunziata il 300% in più rispetto allo stesso evento che si sta svolgendo in altri Comuni limitrofi; 41.540 per la precisione, e di cui dovrà tenere conto, se non il Prefetto di Napoli che incontrerà la commissione straordinaria nei prossimi giorni, quanto meno la Corte dei Conti, che dovrà indagare – anche perché sul sito del comune dedicato alla trasparenza degli atti, retaggio delle giunte politiche precedenti, è impossibile trovare tutta la documentazione – sulla esorbitante differenza di costi e sul perché per l’organizzazione dello stesso spettacolo si è provveduti a pagare un’ingente e spropositata cifra per un service e un servizio di sicurezza evidentemente sovradimensionato allorché garantito dalle forze dell’ordine e della polizia locale.

Nostalgia degli Anni 90 quando invece della musica suonavano le manette?

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