venerdì 27 Settembre 2024
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Mensa scolastica. “I bimbi non residenti pagano per intero”, la protesta dei genitori

Sant’ Anastasia. Riceviamo una lettera dai genitori dell’ ISTITUTO LEONARDO DA VINCI PLESSO BOSCHETTO che pubblichiamo .

A maggio 2023 è stata richiesta l’iscrizione al servizio di refezione scolastica indicando semplicemente con una postilla che i non residenti non avrebbero avuto agevolazioni e avrebbero pagato il servizio mensa per intero, (per l’anno 2022 e per l’anno 2021 il costo della mensa era uguale per tutti ovvero 1,50 al giorno mentre quest’anno per i non residenti 4,48 quindi triplicato), indicando sull’iscrizione una delibera che sul sito del comune non esiste e non è stato possibile leggere per intero, in un volantino invece sempre riguardante l’iscrizione, c’era segnalato che il costo della mensa sarebbe stato comunicato ad aggiudicazione gara , tale gara è stata chiusa in data 14/09/2023 quando la scuola era iniziata da due giorni quindi non è stata data la possibilità prima di decidere se cambiare o meno i propri figli da quell’istituto.
In data 24/10/2023 è stata effettuata una riunione con gli organi competenti del comune di sant’anastasia per la risoluzione della problematica mensa per i bambini non residenti nel Comune.
Dopo ampia discussione non si è arrivati a nessuna conclusione, in quanto gli addetti del comune di sant’anastasia, hanno risposto che è stata una scelta politica quella di far pagare la mensa per intero ai non residenti, è stato risposto che anche se la gara è stata chiusa a settembre ci dovevamo aspettare quel prezzo giornaliero della mensa perché dovevamo guardare i prezzi dell’anno prima, ci è stato detto che possiamo tranquillamente mandare i nostri figli nella scuola di residenza o addirittura per i bambini dell’infanzia la scuola non è obbligatoria, ci è stato detto sempre dal Comune che loro hanno favorito i residenti a Sant’Anastasia perché pagano le tasse in quel Comune, è stato detto che in data 13/05/2023 hanno anche inviato una circolare alla scuola, ma questa circolare non è mai pervenuta ai genitori e quando è stata chiesta alla scuola hanno risposto che non la trovano.
Gli altri comuni limitrofi hanno una tariffa ben pubblicata che si basa sul reddito ISEE e non sulla residenza anagrafica cosa alquanto assurda perché magari i bambini vanno a scuola in altro comune per ragioni lavorative dei genitori.
Non tutti i genitori hanno la possibiltà di pagare un pranzo 4,48 anche perchè ci sono famiglie con due figli presso lo stesso istituto e diventerebbe una spese alquanto onerosa al mese. Molti bambini probabilmente, saranno costretti a cambiare scuola ad anno già iniziato solo perchè c’è stata una discriminazione comunale nei confronti della popolazione non residente nel comune dove si trova la scuola.

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