Pomigliano d’Arco. Un dossier in cui si sottolineano gli illeciti e le violazioni commesse dalla giunta uscente in materia di appalti pubblici. Lo ha presentato ieri mattina la coalizione che sostiene il candidato sindaco Michele Caiazzo.
All’appuntamento ‘’Innanzitutto Legalità’’ hanno partecipato Michele Tufano, Mariangela D’Auria, candidati al consiglio comunale per la lista del Partito Democratico, Viviana Tarallo, candidata de La Locomotiva, e Michele Caiazzo.
“Negli ultimi 5 anni abbiamo assistito ad una escalation diffusa di illegalità che ha portato fino all’arresto in flagranza di reato di un Assessore ed un consigliere comunale colti ad intascare tangenti. Oggi il centro-destra si presenta con una coalizione costruita con le stesse logiche”, ha detto il segretario del PD e candidato Michele Tufano.
‘’ La nostra azione, a 23 anni dalla Strage di Capaci, parte proprio da questo: lotta alla corruzione per riaffermare i principi della legalità e della trasparenza’’ ha asserito Mariangela D’Auria ‘’è necessario un totale riassetto della macchina comunale: il comune deve tornare ad essere la casa del cittadino. Va resa effettiva la normativa sulla trasparenza e non solo recepita. Il cittadino deve avere la possibilità di essere messo al corrente di tutto ciò che accade nell’ente. La corruzione si annida dove manca la trasparenza. Introdurremo uno sportello di denuncia anonima per la denuncia dei comportamenti illegali e corrotti.’’
Viviana Tarallo ha poi presentato nel dettaglio il dossier sugli ultimi appalti pubblici in cui si evidenziano le diverse violazioni di legge praticate dall’Amministrazione uscente, ‘’è mancata la progettualità e dunque hanno scelto, in maniera inopportuna, di ricorrere ad ingiustificate procedure d’urgenza ‘’. Infine il candidato sindaco, Caiazzo: ‘’la conferenza stampa è stata convocata oggi, anche a valle dell’approvazione della nuova legge anticorruzione da parte del parlamento. Oggi c’è un’attenzione particolare alla lotta ai fenomeni di corruzione che sono in crescita negli ultimi anni. Al primo posto del nostro programma c’è la lotta alla corruzione, alla illegalità, alla malavita organizzata. La nostra coalizione su questi temi sarà in prima linea, come abbiamo già dimostrato di voler fare e saper fare”.
ECCO DI SEGUITO IL DOSSIER
Appalti pubblici e violazione del principio di Legalità
al Comune di Pomigliano d’Arco
Il Decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, meglio conosciuto come “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, in attuazione delle direttive europee 17 e 18 del 2004, ha riordinato l’intera materia dei contratti pubblici attorno ai principi di economicità, correttezza, trasparenza, libero mercato e libera concorrenza. Inoltre la Legge 241/1990 in materia di procedimento amministrativo e accesso ai documenti e la Costituzione stessa, già enunciano chiaramente i principi cardine dell’attività amministrativa, ossia il principio di legalità amministrativa, il principio di buon andamento della pubblica amministrazione, il principio di imparzialità e il principio di trasparenza. Questa carrellata di principi, che si esplicano in specifici doveri della Pubblica Amministrazione, puntualmente individuati dalle suddette disposizioni legislative, esiste a garanzia dei cittadini, che devono avere la possibilità di controllare le attività delle amminsitrazioni pubbliche, ma anche e soprattutto per evitare la proliferazione di fenomeni illegali, primo tra tutti favorire le associazioni camorristiche radicate in molte realtà territoriali. Analizzando i lavori aventi ad oggetto la manutenzione straordinaria di alcune strade ed aree della nostra Città, realizzati tra il 2013 e il 2015, abbiamo stilato un elenco cronologico –che abbiamo allegato- attraverso cui è facile comprendere che la nostra attuale amministrazione non ha quasi mai rispettato i principi di legalità amministrativa, trasparenza e soprattutto i principi del libero mercato e della libera concorrenza, in fase di assegnazione degli appalti. Più precisamente: il Codice dei contratti pubblici, prevede vari sistemi di aggiudicazione di appalti pubblici, la cui scelta spetta all’amministrazione. Il primo elemento che si può prontamente individuare da una prima lettura della lista degli appalti allegata, è che ogni lavoro è stato assegnato attraverso la procedura negoziata senza pubblicazione del bando ai sensi delgli artt. 57 e 125 del D.lgs. 163/2006. La procedura negoziata senza bando, che è stata scelta dunque ripetutamente dall’amministrazione comunale, rappresenta una deroga al normale principio di concorrenzialità in quanto non garantisce, infatti, il rispetto dei principi di concorrenza e partecipazione. Per questo motivo la legge richiede, per poterla utilizzare, presupposti di fatto specifici : in particolare l’estrema urgenza. Di questi presupposti l’Amministrazione appaltante deve dare espressamente atto nella determina a contrarre. Nella detemina, insomma, devono risultare specificati chiaramente i motivi d’urgenza che hanno costretto l’amministrazione a ricorrere alla procedura negoziata. Ebbene, nei casi dei lavori pubblici svolti a Pomigliano d’Arco e indicati nell’allegato elenco, il ricorso alla procedura negoziata senza bando è motivata sempre e soltanto genericamente con l’estrema urgenza, ma in questi casi esistevano realmente i presupposti di estrema urgenza richiesti dalla Legge? Da un’analisi attenta degli appalti presenti in lista si deduce che:
i 14 interventi riguardano tutti sostanzialmente la manutenzione di
• Piazzette
• Parco pubblico
• Strade
Negli appalti suddetti si deducono, in particolare, due profili di violazione:
1. Mancanza requisiti di estrema urgenza. In tutti i casi l’Amministrazione non ha mai specificamente indicato i presupposti di fatto di estrema urgenza per giustificare il ricorso alla procedura negoziata, come invece richiede espressamente la Legge. (art. 57 D.lsg 163/2006). Presupposti di urgenza che, considerata la natura dei lavori svolti, consistente in tutti in casi in una mera manutenzione di strade e aree cittadine, non si evincono dagli atti dell’amministrazione. Di questi motivi di estrema urgenza non c’è traccia, e questo è un modo di gestire l’esecuzione di LL.PP. piuttosto singolare e, a nostro avviso, molto grave.
2. Aggiramento della normativa sul piano triennale attraverso frazionamento lavori. L’art. 128 del d.lgs 163/2006 prevede che l’attività di realizzazione di lavori dal singolo importo superiore ai 100.000 euro, si svolga sulla base di un programma triennale che le amministrazioni devono predisporre ed approvare, nel rispetto dei documenti programmatori. Il programma triennale costituisce momento importantissimo per la quantificazione dei bisogno che le amministrazioni predispongono e per la classificazione delle priorità da soddisfare tramite la realizzazione dei lavori. Nell’elenco allegato, la maggior parte dei lavori non sono presenti nel piano triennale, ma sono stati prontamente divisi e spezzettati in modo da non superare la soglia del 100 mila euro (dunque, altro aggiramento della normativa). Da questo frazionamento degli interventi, si deduce che nessuno di questi era stato programmato adeguatamente, sono stati insomma “improvvisati” (negli ultimi mesi in particolare per evidenti scopi elettorali, essendo a ridosso delle elezioni) e non rientravano in alcun piano progettuale del comune. La legge, inoltre, vieta espressamente il frazionamento artificioso dell’appalto al fine di eludere la normativa sulla libera concorrenza e il libero mercato. Analizzando meglio la lista allegata, si nota chiaramente che in più di un’occasione l’Amministrazione ha frazionato lavori che potevano essere svolti con un unico intervento. In particolare si nota che gli interventi per il parco pubblico Giovanni Paolo II sono stati frazionati in ben 3 lavori (vetri del parco, vialetti del parco, muro del parco); tre appalti diversi, per interventi in un’unica zona, assegnati, ovviamente, a tre imprese diverse. Ma il caso limite si registra tra il febbraio e il marzo del 2015: ben 5 appalti differenti, assegnati a 5 imprese differenti, riguardanti tutti la manutenzione di varie strade cittadine. Nel solo mese di marzo 2015 per la manutenzione di diverse strade, addirittura nella stessa data (24/03) sono stati predisposti DUE DISTINTI INTERVENTI, quindi due appalti assegnati a DUE IMPRESE DIFFERENTI; manutenzione che poteva essere tranquillamente eseguita con un unico intervento. Dunque il frazionamento dei lavori c’è stato e l’Amministrazione ha chiaramente aggirato la normativa, violando i principi che sono alla base della legalità.
Elenco appalti pubblici
1) 4/01/2013 : indizione procedura negoziata per manutenzione straordinaria territorio cittadino, pulizie caditoie e tratti fognari. € 110.000
2) 29/01/2013: indizione procedura negoziata per manutenzione straordinaria piazzetta XXV aprile assegnata a Impresa Antonias Soc. Cooperativa . € 88.000
3) 15/01/2014: indizione procedura negoziata per manutenzione parco pubblico Giovanni Paolo II, sostituzione vetri assegnata a Ditta G.S.M COSTRUZIONI s.r.l. € 61.765
4) 22/01/2014: indizione procedura negoziata per riqualificazione area verde attrezzata località Ponte, Piazzetta della patria assegnata a Ditta Sodano costruzioni edili s.r.l. € 99.916
5) 19/03/2014: indizione procedura negoziata per manutenzione straordinaria Via Trento e Via Aurora assegnata a SA.DO. costruzioni s.r.l. € 60.000
6) 02/07/2014: indizione procedura negoziata per manutenzione urgente Parco Pubblico Giovanni Paolo II assgnata a CLP COSTRUZIONI s.r.l. € 84.500
7) 14/07/2014: indizione procedura negoziata per ripristino carreggiate stradali, marciapiedi e caditoie assegnata a SARCOSI s.r.l. € 99.480
8) 24/07/2014: indizione procedura negoziata per manutenzione Parco Pubblico Giovanni Paolo II, rifacimento muro lungo via Passariello assegnata a Carcone Arch. Giuseppe s.r.l. € 181.281
9) 13/11/2014: indizione procedura negoziata per realizzazione area verde Piazzetta L. Da Vinci assegnato a Generl Contracting Company. € 68.082
10) 18/02/2015: indizione procedura negoziata per riqualificazione via San Pietro assegnata a G.S.M costruzioni s.r.l. € 97.000
11) 24/02/2015: indizione procedura negoziata per riqualificazione via F. Caiazzo assegnato a Rocco Appalti s.r.l. € 98.500
12) 2/02/2015: indizione procedura negoziata per riqualificazione via Passariello assegnata a C.R.A. costruzioni di Rea Ciro . € 95.000
13) 24/03/2015: indizione Affidamento diretto per ripristino strade comunali assegnato a Impianti e strutture S.P.A. € 50.000
14) 24/03/2015: indizione Affidamento diretto per manutenzione ordinaria viabilità comunale assegnato a SARCOSI s.r.l. € 45.000
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.