Ottaviano. Fitofarmaci dei quali è ormai vietata la produzione, altri scaduti, altri venduti senza la dovuta autorizzazione scovati a Boscoreale, Torre del Greco, San Sebastiano al Vesuvio ed Ottaviano. Tutti sono stati sottoposti a sequestro e comminate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 114.849 euro
Si tratta di oltre 500 litri esito della campagna di controlli straordinari da parte dei carabinieri Forestali e dei colleghi del NAS sul commercio ed illecito impiego dei fitofarmaci.
I militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Vesuvio e dei Nuclei dipendenti, unitamente ai militari del NAS di Napoli, hanno effettuato, nel corso del mese di settembre, una campagna di controlli straordinari, disposta dal Comando Unità Forestale Ambientale ed Agroalimentare Carabinieri, sul commercio dei prodotti fitosanitari e del loro impiego in agricoltura.
I controlli svolti nel territorio dei Comuni vesuviani, da tutte e quattro le Stazioni che afferiscono al Reparto del Parco, hanno portato al rinvenimento presso alcuni esercizi commerciali, farmacie agricole, vivai e negozi per la vendita di piante e fiori, di diversi agrofarmaci per i quali risulta vietata la produzione, la commercializzazione ed il loro impiego in agricoltura, a causa della loro tossicità, nocività, nonché sospetta cancerogenicità.
Tra gli agrofarmaci rinvenuti abbiamo alcuni principi attivi quali il Dimetoato e l’Endosulfan; prodotti per i quali da tempo è stata revocata l’autorizzazione ministeriale per la produzione e l’impiego.
I controlli hanno interessato una decina di rivenditori ed hanno portato al sequestro di oltre 500 litri di pesticidi illegalmente detenuti, spesso scaduti, ed in molti casi custoditi in locali non idonei e privi delle necessarie autorizzazioni e senza i registri di carico e scarico.
In alcuni casi si è provveduto anche ad impartire le prescrizioni per l’adeguamento alla normativa igienico-sanitaria.
Considerata la gravità che l’illegale impiego di prodotti fitosanitari in agricoltura comporta in termini di possibili danni alla salute umana, all’ambiente e agli insetti impollinatori, nonché a tutela dei prodotti agricoli tradizionali e di pregio, i controlli proseguiranno anche nel prossimo periodo.
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