Parlare della gara valevole per la dodicesima giornata del campionato regionale di serie “C”, girone “B” di pallavolo femminile, Tecnocompositi Scafati vs Club volley Saviano, è come segnare sulla lavagna la fila dei ‘buoni’ e dei ‘cattivi’.
E’ come verificare, da un lato, il tentativo – tra l’altro ben riuscito! – di raccapezzarsi dopo aver vissuto – il team scafatese – fasi alquanto concitate nell’ultimo periodo, e dall’altro il rievocare l’opera del grande Eduardo De Filippo, “Questi Fantasmi”.
E’ come inventarsi una svolta in quattro giorni, dopo il cambio della guida tecnica – da coach Claudio Bifulco a Franco Giorgio – sebbene questa necessiti di conferme più attendibili, capovolgendo situazioni tecnico/tattiche per niente facili a mettersi in pratica, per la subentrata necessità di dover giocare senza ‘libero’ … e dal lato opposto della rete, ritornare a vecchie ‘abitudini’ poco consone per una squadra impostata per ben figurare in qualsiasi situazione di gioco e contro qualsiasi avversario, al di la del risultato … e che invece frana alle prime difficoltà.
E come vedere sei leonesse in campo reagire con orgoglio, con spirito combattivo, senza attardarsi a leccarsi le ferite di una brutta sconfitta e all’ammortizzare la scossa dell’intero ambiente quale possa determinarsi all’avvicendarsi dell’allenatore … e di contro delle “maglie” che arrancano in modo scriteriato, a dispetto di qualsiasi quadratura di gioco, quando anche l’alibi del tanto invocato “amalgama” non regge più!
La verità, la nostra verità, è che mentre il sestetto del presidente Villani risulta competitivo per annoverare atlete di spessore non solo nel braccio, ma anche nella ‘testa’, quello di patron Gennaro Morelli mostra chiare lacune sia nell’una che nell’altra prerogativa.
Che, tradotto in parole povere, significa che di quest’ultime, qualche giocatrice non è all’altezza della situazione e che fa crollare il “castello” che coach Lello Curcio prova a edificare con tanto lavoro, con ampie accortezze di schemi, con ripetuti tentativi di alternare ogni atleta a sua disposizione … per cercare la definitiva quadratura del cerchio e non solo quel ‘buon gioco a sprazzi’ registrato sinora.
La cronaca della gara in questione ne è nuova e vecchia testimonianza.
L’inizio del match vive di errori. Specialmente in battuta: sia dall’una che dall’altra parte, non se ne azzecca una! Anche le palleggiatrici pagano pegno e non solo per la fiscalità dell’ottima coppia arbitrale avellinese, D’Argenio/Mobilia.
In questa fase di assestamento sono le ospiti a portarsi sul 4/7. Ma è un fuoco di paglia perché in men che non si dica, la reazione delle scafatesi conduce le sorti del set sul 9 pari prima del 12/11 del time-out tecnico.
L’equilibrio sbriciola inesorabilmente alla ridiscesa in campo. Le locali mettono la freccia e scavano un solco nel punteggio (17/14 – 20/16) e sembra che i giochi siano fatti. Ma Giovanna Bernardi e Letizia Guadagnino non ci stanno e guidano la rimonta delle “gufette” savianesi fino al 22/21.
Purtroppo il recupero completo non avviene e non siamo riusciti a capire se per la bravura delle avversarie o per errori del sestetto capitanato da Annalisa Angelino, che nelle fasi finali sembra avere mani impietrite! Fatto sta che il primo parziale chiude sul 25/22, con un urlo liberatorio delle padroni di casa e con le savianesi a testa bassa.
Testa che non riesce a rialzarsi nemmeno nei set successivi. Il tre pari della seconda frazione di gioco è l’ultimo appiglio di speranza per potersela giocare. Dopodiché c’è una sola squadra in campo che lancia ‘cazzotti’ al malcapitato ‘sparring/partner’ Saviano. A delineare la situazione il responso numerico: 9/5 – 12/7 – 17/9 – 20/12 – 25/17.
Se non è Angela Stanzione (top-scorer dell’incontro con 15 punti) a ficcare sul parquet avverso i servizi di una navigata Anna Elisa Villani (2), ci pensa Teresa Esposito (10). Ed ancora Geraldina Salzano (8) e le subentrate Brunella Esposito (8) e Lorenza Sorrentino (7), affondano la lama dei loro attacchi, che trovano sempre il pertugio giusto, nel burro della difesa ospite. Nel mentre che la ‘seconda linea’ delle padroni di casa, galvanizzata da tanta insperata facilità d’interventi, sembra possedere tentacoli alle mani … e arriva dappertutto.
E non è che nel terzo set cambi molto. Anzi, nella metà campo savianese si profilano sabbie mobili sulle quali scivola il parziale in modo irreversibile a favore delle atlete del neo coach Franco Giorgio che incassa i primi tre punti della sua avventura scafatese. 8/3 – 11/5 – 12/6 conducono melanconicamente a termine match le savianesi, e le avversarie al grido di vittoria al definitivo 25/16.
Col risultato odierno Scafati si gode la seconda posizione di classifica in solitaria, aspettando Sant’Agata vs Due Principati.
Saviano scivola di un gradino in graduatoria, al sesto posto, superato di 2 punti (22 vs 20) dall’ALP Aversa, prossima avversaria alla chiusura del girone di andata. Occasione propizia per ritentare il sorpasso domenica 26 gennaio prossimo al palazzetto dello sport della “Città del Carnevale”, come da orario federale, alle ore 18,30.
Tecocompositi Scafati 3 – Club volley Saviano 0 (25/22 – 25/17 – 25/16)
SCAFATI: D’Ambrosio; Domestico; Esprosito B. (8); Esposito T. (10); Galasso; Pecoraro; Piemonte (4); Salzano (8); Sorrentino (7); Stanzione (15); Villani (2); Visconti. Coach: Franco Giorgio; 2° Gerardo Andreolli; D. A. Salvatore Brasiello.
SAVIANO: Petillo; Napolitano (1); Esposito (5); Giarretiello; Bernardi (10); Guadagnino (10); Bocchino; Angelino (5); Di Nardo (2); Andreozzi (2); Napolitano M. (L1); Aurioso (L2). Coach: Lello Curcio; 2° Peppe Ruotolo; D. A. Giovy Napolitano.
1° arbitro Alessandro D’Argenio; 2° Mirka Mobilia – federazione di Avellino.
Note: Durata 1h ’05; spettatori 50 circa; Muri/punto: 7/4; Battute vincenti: 7/4.
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