Un concorso “chiacchierato” già da tempo (con l’ipotesi che il vincitore fosse già noto) e poi sospeso quando il presidente della commissione, un funzionario del Comune, è stato arrestato. Adesso sulle prove fissate per il prossimo 31 gennaio e che servono a trovare ad assumere dipendenti all’ufficio Tributi del Comune interviene anche Rifondazione Comunista. “Mentre alcuni partiti locali interrogano i cittadini in vista delle prossime elezioni, noi, non arrestiamo la nostra opera di controllo sul territorio”, scrive il direttivo del Circolo territoriale “Nello Laurenti” in una nota. “Ed è per questo che, qualche giorno fa, attraverso la lettura di alcuni media abbiamo appreso che il concorso per l’assunzione di due dipendenti a tempo indeterminato presso l’ufficio tributi del nostro Comune, sospeso in seguito agli arresti che hanno scosso il paese, sarà ripreso il 31 gennaio. A neanche un mese dalle indagini che hanno portato l’ex sindaco Carmine Esposito in galera ed il dirigente comunale Luigi Terracciano ai domiciliari, convinti che la magistratura debba fare il suo corso, espletare tale concorso non ci sembra opportuno. Ricordiamo, inoltre, che lo stesso Terracciano era presidente designato per il concorso in questione”.
Per questo il partito si rivolge al vice prefetto che ora regge il Comune, Anna Nigro. “Nella speranza che la ragione ed il buon senso possano prevalere”, aggiungono, “invitiamo, attraverso il ruolo che ci compete di rappresentanti del popolo, che il commissario prefettizio sospenda immediatamente le selezioni rimandandole ad una data e ad una situazione politica decisamente più stabile e meno oscura”. Una vicenda delicata che rischia di avere non pochi strascichi. “Il terremoto che ha scosso la maggioranza politica di questo paese”, commenta Gianluca Di Matola, dirigente del partito, “che ricordiamo amministrava la nostra cittadina, ancora oggi fa sentire le sue conseguenze, e la vicenda, purtroppo per noi e per tutti gli anastasiani, non è per niente archiviata. Ragion per cui, essendo allo scuro su quelli che potrebbero essere ulteriori squarci di indagini, ritengo che, portare avanti un concorso indetto da un’amministrazione decaduta per indagini giudiziarie, per una questione di opportunità e trasparenza, non sia la via giusta. Sarebbe doveroso, quindi, rimandare tale selezione a quando le autorità avranno dato maggiori informazioni sul loro operato”.
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