Quanto una maschera può incidere sulla responsabilità del gestire un tradimento? Hollande, un uomo a caso, si fa incastrare nella sua alcova d’amore con la giovane amante, lo scandalo gira il mondo ma non lo scopre.
Nessun scandalo più oggi, dai tempi dei Kennedy, lascia un segnale di novità, se non fosse per la fragilità di quella donna, la moglie, che per sostenere un tale affronto si fa ricoverare in una clinica e chiede l’eutanasia del cuore.
Mettere un cuore a riposo, fa davvero emozionare questa scelta della donna che forse amava così tanto e che mai si sarebbe aspettata un simile tradimento.
E allora si riflette non più sulle questioni impure dell’uomo che pecca di sensibilità, ma della ipersensibilità di una donna uccisa, come se lo fosse stato, nella sua vita che batteva per il suo compagno.
Una cellula che non può più scambiare il suo ossigeno in osmosi muore, perde la sua linfa vitale, s’appassisce come un fiore, si spegne come acqua sul fuoco.
Vorremmo tutti immaginare una favola d’amore, soprattutto per i nostri re, principi o capi di stato che sono gli esempi genitoriali della propria nazione che governano.
A vincere resta la donna, la madre bianca, una Penelope offesa dalla sua ombra di Circe che come la bella addormentata sceglie di andare nel suo letto di cristallo e dormire … fintanto che arrivi un principe, il valoroso cavaliere che salverà il suo cuore.
Di Teresa Petrarca, d.ssa in psichiatria
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