CERCOLA. “Questioni di ordine e sicurezza pubblica”, così l’amministrazione comunale, e, lo stesso sindaco Vincenzo Fiengo hanno motivato la chiusura improvvisa del centro polisociale “Edilfutura” di via Rubinacci. Scoppia la protesta degli anziani che l’altra mattina hanno affollato la stanza del primo cittadino nel giorno di ricevimento al pubblico.
“Non è soltanto un’ingiustizia la chiusura improvvisa del centro sociale ma l’amministrazione comunale ha fatto un vero proprio abuso di potere chiudendo il centro senza nessun preavviso, nessuna motivazione e senza un’ordinanza di chiusura”, spiegano le decine di anziani davanti al Comune, giunti per ricevere spiegazioni.
Un dibattito acceso tra il folto gruppo di anziani, almeno in 50, e l’amministrazione comunale presente, tanto che qualcuno aveva suggerito di occupare la stanza del sindaco fino a quando la vicenda del centro “chiuso senza spiegazioni del Comune”, non sarebbe stata chiarita.
Il sindaco ha ribadito la volontà di riaprire la struttura: “Il centro è dei cittadini e tornerà ad esserlo di nuovo entro pochi giorni – dice – ma solo dopo i dovuti controlli dell’ufficio tecnico e altri accertamenti. Ci sono giunte diverse segnalazioni – spiega Fiengo – dai residenti della zona per rumori continui, questioni di viabilità e altro. Assicuriamo – conclude – al più presto la ripresa delle attività del centro ma soltanto se svolte nel pieno rispetto delle regole”.
A tal proposito Fiengo ha spiegato che la riapertura coinciderà anche con la ratifica del nuovo regolamento del Centro, previsto per il prossimo consiglio comunale e la nomina del presidente. Qualcuno gli chiede spiegazioni in merito al volantino affisso da parte dell’amministrazione comunale che diceva della “Chiusura dal 30 dicembre al 5 gennaio 2014”, data in primis non rispettata poiché il centro è rimasto chiuso, ma soprattutto di vedere l’ordinanza di chiusura. Fiengo ha ribadito che “Si tratta di una struttura comunale e non è stato necessaria un’ordinanza per i motivi urgenti e imprevisti, che hanno spinto l’amministrazione comunale alla chiusura che – sottolinea – sarà solo per qualche giorno”.
Per gli anziani, circa una 70ina, e gli altri, tra bambini e giovani, che frequentano il centro (provvisto inoltre, di un piccolo campetto di calcio), si tratta di un importante punto di ritrovo: “E’ il nostro centro di aggregazione, nel senso che lo viviamo come una seconda casa oramai da circa dieci anni – dice Rita, un’altra signora che grida forte la sua protesta – lo curiamo noi e vi apportiamo tutti i lavori per renderlo migliore e pulito non esitando a mettere mano ai nostri portafogli per gli acquisti necessari e a turno volontariamente facciamo le pulizie. Quello che chiediamo a questa amministrazione – conclude Rita – è la riapertura perché sbarrarcelo così con lucchetto, da una notte all’altra senza nessun preavviso, è stato davvero mortificante”.
Per Capodanno era previsto un cenone all’interno della struttura con un gruppo di circa trenta anziani rimasti soli ma con la chiusura avvenuta il 30 dicembre, è saltato tutto lasciando l’amaro in bocca a tante persone che in fondo attendevano con gioia la serata di festa di fine anno.
Tra le diverse motivazioni che hanno spinto alla repentina chiusura del centro pare ci fosse anche la questione del “cenone di Capodanno”. E non solo. Diverse voci sarebbero giunte all’amministrazione comunale e ai carabinieri della locale tenenza di diverse attività non consentite se svolte a scopo di lucro, ovvero dietro pagamento. La chiusura, quindi, avrebbe radici più profonde che l’Ente interessato “intende verificare”, prima di restituire il Centro ai cittadini cercolesi.
Un particolare, quest’ultimo, che Fiengo non ha fornito limitando le motivazioni con “Questioni di ordine pubblico. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni che dobbiamo chiarire”. Dalla parte degli anziani, invece, è forte la voglia di fare chiarezza subito a partire proprio dall’organizzazione del cenone: “Non so cosa abbiano detto al sindaco – dice un’altra signora – ma la festa era per circa trenta anziani. Abbiamo con noi tutti gli scontrini della spesa che possiamo rendicontare”. Parole al vento perché per ora il centro resta off limits.
di Patrizia Panico da Il Mattino area sud-costiera
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