SAN VITALIANO. Armati di pistola e con il volto coperto dai passamontagna hanno fatto irruzione all’interno del supermercato “Piccolo” a San Vitaliano, in via Nazionale delle Puglie. Uno di loro ha meno di venti anni, l’altro solo ventidue. Per mettere a segno la rapina, e, seminare terrore per portarsi via la cifra di mille euro, avevano pensato a tutto. Anche ad un sistema che disabilitasse i telefoni cellulari e renderli così inefficienti alle chiamate per un raggio di 200 metri circa.
Il crimine diventa sempre più tecnologico e abbassa l’età dei responsabili. Ma in meno di 24 ore, Luca Coratella, 22 anni, residente in via Suor Maria della Passione e il suo complice, Emanuele Ercolano, 18 anni, residente in via Gianbattista Vela, sono finiti in manette dai carabinieri con l’accusa di rapina aggravata. I due rapinatori del quartiere di Barra, sono tra l’altro entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi. Quest’ultima rapina era stata messa a segno lo scorso sabato sera. Armati di pistola e con il volto coperto i due malviventi hanno fatto irruzione nel supermercato “Piccolo”, poco prima della chiusura del negozio. Le cassiere minacciate con l’arma al volto sono state costrette a consegnare tutti gli incassi. Poi la fuga in sella ad uno scooter.
In un primo momento i due furfanti pensavano di avercela fatta ma in mattinata sono stati raggiunti entrambi, presso le rispettive abitazioni, dai carabinieri della stazione di San Vitaliano e dai militari della stazione di Barra. Nel corso delle indagini, infatti, grazie anche all’ausilio dei filmati forniti dai sistemi di videosorveglianza, i militari hanno identificato Luca Coratella e Emanuele Ercolano quali gli autori della rapina ai danni del supermercato “Piccolo” fatta sabato sera.
Oltre al fermo dei due responsabili, che devono rispondere di rapina aggravata, i carabinieri hanno perquisito le loro abitazioni dove hanno rinvenuto e sequestrato una pistola scenica, riproduzione di una semiautomatica come quelle in uso alle forze dell’ordine, un passamontagna, due radio ricetrasmittenti e uno “jammer”, si tratta di dispositivo utile per rendere inefficienti gli apparati di telefonia mobile in un raggio di circa 200 metri. I due rapinatori sono stati portati nella casa circondariale di Poggioreale.
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