VOLLA. Non si placa la bufera scoppiata nella maggioranza, guidata da Angelo Guadagno(Pd) a seguito del ritiro della delega all’ex assessore all’Urbanistica, Riccardo Festa (Sel). La decisione di Guadagno è scaturita dalle accuse, mosse in consiglio comunale, da Festa che tacciava il Pd di aver istituito una sorta di “assessorato ombra” per redigere un Piano urbanistico alternativo.
Accuse respinte al mittente: «Dopo 14 mesi è risultato palese che l’idea di Puc dell’ex assessore sia mal conciliante e incompatibile con l’indirizzo politico della maggioranza», dice il sindaco. Il ritiro della delega è stata la conseguenza. Una situazione irrisolvibile nella quale Festa non vuole restare infangato.
«Ho detto solo la verità – dice Festa – il Pd si è presentato in consiglio con un documento, tra l’altro non messo agli atti del consiglio, riguardante il redigendo Puc a mia insaputa. Un atto grave se si considera che questo è stato elaborato da alcuni esponenti del Pd e con un tecnico, che ha interessi sul territorio. Tutto questo senza che l’assessore fosse informato, né l’università, che fornisce il supporto scientifico, né l’ufficio di piano».
Per il capogruppo del Pd, Festa avrebbe dovuto dimettersi: «Dopo quanto accaduto dovrebbe dimettersi l’intero Pd – prosegue Festa – e il capogruppo avrebbe dovuto farlo molto prima perché non è stato mai in grado di fare sintesi ed essere portatore di una linea politica. Il suo partito alle riunioni si presentava sempre con diverse posizioni spesso contrapposte». Per l’ex assessore, il Pd ha cercato anche un appoggio con la minoranza per sfiduciarlo: «L’attore principale di tutto è il presidente del consiglio Guido Navarra, si è sempre interessato troppo del Puc tentando di sostituirsi all’assessore all’urbanistica.
Ha fatto un ostruzionismo interno alla maggioranza che ha creato molte difficoltà e ritardi sul Piano». Festa è fuori dalla giunta per i ritardi accumulati o per le accuse mosse?: « Se a 14 mesi dall’insediamento il Piano non è stato ancora adottato è per colpa loro. A ottobre 2012 la giunta ha preso atto del preliminare prodotto dall’assessorato. A gennaio 2013 era già pronta la tavola del Piano strutturale, quella degli obiettivi e delle strategie su cui il Pd ha perso ben tre mesi pretendendo di dare, tramite il sindaco, ulteriori indicazioni, ma non quelle che ufficializzano, mentre le altre forze politiche avevano subito dato l’ok per proseguire».
di Patrizia Panico de Il Mattino area sud – costiera
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