Rinviati a giudizio il figlio del sindaco di Somma Vesuviana, Celeste Allocca e l’ex assessore, neo rieletto consigliere comunale di maggioranza Lello Angri. Per entrambi l’accusa è concorso in concussione. A stabilirlo è stato il Gup del tribunale di Nola ieri, dopo aver ascoltato gli avvocati di parte si è ritirato in camera di consiglio per poi nel pomeriggio dare il suo verdetto. Il processo ad Allocca Jr e Angri è stato fissato al prossimo 6 novembre davanti al Collegio C di Palazzo Orsini. La vicenda che vede coinvolti Allocca e l’ex componente della giunta del padre, risale all’estate del 2011. A cadere come una tegola sull’amministrazione comunale di centrodestra fu la denuncia presentata da due fratelli, Vincenzo ed Ernesto Sodano (all’epoca amministratore e socio di una ditta edile che più volte dal 2006 al 2009 aveva lavorato per il Comune). I due imprenditori avevano raccontato ai carabinieri della Stazione di Somma Vesuviana (agli ordini del maresciallo Raimondo Semprevivo) di aver lavorato per l’Ente, spesso gratis, e che infatti dovevano avere circa 120 mila euro per vecchi appalti, per mettere “a posto” questa situazione si erano impegnati proprio il giovane medico Celeste Allocca ed Angri, che poi avevano anche chiesto il 10% di ogni lavoro che per il futuro avrebbero avuto dalla pubblica amministrazione.
“Nel settembre del 2008 incontrai Celeste Allocca e Angri in piazza”, raccontò agli inquirenti Ernesto Sodano (che con il sindaco Allocca si era anche candidato nel 2008 nelle fila del Pdl), “e Celeste mi disse che la “matta” in mano adesso la teneva lui, se volevo continuare a fare la manutenzione per il Comune dovevo dare il 10% di ogni lavoro all’assessore. Alcuni conoscenti mi raccontarono che entrambi avevano detto che se noi non stavamo al nostro posto ci avrebbero mandato i ‘cani addosso’. Una frase che mi preoccupò tanto che decisi di pagare”. Il costruttore aggiunse che il figlio del sindaco gli chiese di anticipare il 10% delle fatture e che lui consegnò “qualche giorno dopo all’assessore Angri, nei pressi della sua abitazione in via Caprabianca, 2500 euro”.
La notizia del rinvio a giudizio sarebbe potuta arrivare in piena campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale. Elezioni che poi l’attuale sindaco ha vinto. Già, poteva, perché l’udienza di ieri era stata fissata per il 23 aprile scorso, ma fu rinviata perché l’avvocato di Celeste Allocca presentò al giudice un certificato medico (rilasciato da una struttura sanitaria pubblica dell’Asl Napoli1) che attestava che il suo cliente era affetto da “Colica renale, con una prognosi di cinque giorni”. A quel punto il Gup Giuseppe Sepe accolse il “legittimo impedimento” dell’indagato a presentarsi in aula e rinviò l’udienza a ieri. Solo che ne seguirono polemiche. Quel giorno di aprile, infatti, per tutta la mattina ed il pomeriggio Allocca junior rimase a conversare tranquillamente con degli amici e con alcuni candidati nella piazza principale di Somma Vesuviana a due passi dal Comune. Era, dunque, impedito a presentarsi in aula, ma non lo era per stare in strada a fare campagna elettorale. Abbiamo chiesto ad Angri e Allocca se avessero dichiarazioni da fare riguardo il loro prossimo processo, la risposta è stata “no comment”.
DA METROPOLIS DEL 19 GIUGNO
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