Il cinema di Somma Vesuviana non poteva essere utilizzato: gli mancavano i permessi relativi alla prevenzione degli incendi e alla certificazione di agibilità. Un’amara verità scoperta dai carabinieri della locale Stazione (agli ordini del maresciallo Raimondo Semprevivo) già lo scorso febbraio ed emersa ora che i controlli per la sicurezza nei luoghi pubblici e di lavoro stanno continuando ad interessare l’intero territorio. A febbraio le verifiche dei militari furono effettuate in seguito al comizio elettorale organizzato dal sindaco Raffaele Allocca al quale prese parte l’ex ministro Mara Carfagna. Proprio nel corso dei sopralluoghi per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, così come richiesto anche dalla massiccia presenza di uomini di scorta dei politici presenti, nel verificare la documentazione consegnata dai proprietari del cinema i carabinieri si resero conto che quella certificazione non era compatibile con l’attività in esercizio. L’esito dei controlli fece accertare che il cinema era, appunto, privo di autorizzazioni e certificazioni che gli permettessero di restare aperto. In seguito a quei controlli sono state denunciate due donne: la dirigente dell’ufficio Commercio del Comune e una dipendente dello stesso settore, entrambe per omissione in atti d’ufficio. In pratica soltanto dopo il blitz dei carabinieri il Comune predisponeva la sospensione dell’attività commerciale. Eppure da tempo gli stessi proprietari avevano presentato agli uffici competenti una richiesta di atti per sistemare la questione, ma la pratica non era mai stata né esaminata né chiusa. Una situazione di pericolo costante se si considera che nel cinema in questione, l’unico della città, spesso si recavano scolaresche, veniva infatti utilizzato per i saggi degli studenti , per attività teatrali oltre che per la normale proiezione cinematografica. Tornando invece ai controlli effettuati in questi giorni, i militari del maresciallo Semprevivo si sono concentrati soprattutto sulle aziende e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Accertamenti sono stati compiuti con l’ausilio del personale Asl in alcuni capannoni di via Pizzone Cassante, sembra che per diverse inadempienze verrà effettuata la chiusura e lo sgombero degli stessi per violazioni alle normative relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
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