lunedì 23 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, Pasquale Piccolo:”Sarò il sindaco della porta accanto”

Somma Vesuviana. “Sarò il sindaco della porta accanto, quello dei piani bassi”. Rione Trieste, e’ sera e Pasquale Piccolo si presenta ai suoi sostenitori sorridente, tranquillo. Sa che in questa campagna elettorale deve dimostrare di avere il physique du rôle dell’outsider, della mina vagante capace di drenare consenso ai candidati sindaco sia dell’area di centrodestra che di quelli di centrosinistra. Niente fascino o fascinazioni di sorta, solo lui a cercare di trascinare con se’ le due liste, Aurora e Polis, che nulla hanno a che vedere, come potenza di fuoco elettorale, con quelle di Allocca, Raia ed Auriemma. Il pubblico nella piazzetta di fronte alla Circumvesuviana c’è e rispetto al giorno prima, nel quale si è presentato Allocca con 4 candidati del posto (sui 137 totali che lo sostengono), si può tranquillamente parlare di successo. “Questo e’ un incontro informale nel quale voglio indicarvi i punti del programma che vanno dalla rideterminazione delle imposte comunali all’assistenza domiciliare. Dal rilancio dei consultori familiari alla riqualificazione del centro storico del Casamale e fino alla riqualificazione delle periferie. Io- rilancia Piccolo- condanno i marciapiedi di Via Pigno fatti male e che non tengono conto del fatto che su di essi ci debbono camminare pedoni, ma anche madri con i propri figli e diversamente abili (in effetti chi ha realizzato l’opera ha lasciato poco spazio tra i pali della luce e le mura delle abitazioni n.d.r). “Noi- annuncia il candidato sindaco dell’Aurora- non viviamo di politica, ne’ aspiriamo a farlo. E mi sento fortunato del fatto che abbia intorno persone dal grande spirito di sacrificio che si stanno impegnando al massimo delle loro forze. Purtroppo- ammette lasciando trasparire amarezza dal palco da cui parla- il paese in cui tutti ci riconoscevamo, in cui giocavamo da ragazzi, sia diventato una grande Torre di Babele”. Piccolo però non ha lesinato qualche frecciata piuttosto velenosa ai suoi avversari. “Noi siamo stati fuori dalla bolgia delle candidature. Le nostre liste sono state le prime ad essere consegnate. Quello nei nostri confronti- incalza l’avvocato- sarà un voto libero, certo. Dietro di me non c’è nessun comitato d’affari di questa città. Votando noi non dovrete chiedere il permesso per nulla a nessun ministro o onorevole che in verità- tuona Piccolo- di onorevole ha solo il titolo”. L’ultimo sasso dalla scarpa il candidato dell’Aurora se lo toglie in un appello al sindaco Raffaele Allocca: “Io faccio parte dell’Ente Parco e’ vero. Però caro sindaco cerca di abbandonare i malfattori che vivono di espedienti perché- conclude Piccolo- ne va anche della tua faccia!”.

Gaetano Di Matteo

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