PORTICI. “Me la dai una mano?”. A Portici i soliti trasformisti della politica sono tornati ad indossare i panni dei mendicanti del voto porta a porta. Ma dove sta il programma per la città?
Hanno provato a darci della ‘macchina del fango’, senza che ne comprendessero il significato. Gli abbiamo spiegato che si getta fango quando si costruiscono castelli su semplici sospetti, quando si accusa senza averne gli elementi, quando si insulta per il solo gusto di screditare.
Noi del Movimento 5 Stelle Portici fotografiamo la realtà che ci fa ribrezzo. I nomi in elenco alle liste elettorali a Portici ci rituffano in un fenomeno di costante offesa delle intelligenze degli elettori da parte di un esercito di questuanti della vecchia politica. Tutta gente che al cittadino elettore è solita rivolgersi così: “Me la dai una mano?”, oppure: “Ho bisogno del tuo aiuto. Non me lo negare”.
E il programma per la città? Dove sta quell’insieme di progetti, di idee, di proposte per migliorare il nostro territorio, per creare uno sviluppo? Non sentiamo parlare di altro che di fughe da un partito all’altro, che di liste che si compongono e si scompongono, che di liti porte sbattute in faccia tra ex eterni alleati, che di poltrone già assegnate o da assegnare a seconda dei voti che si vanno a prendere. Di personaggi che già cantano vittoria perché si sono fatti i calcoli con i vostri voti, non perché credono in un programma vincente.
Addirittura, c’è gente che fino al giorno prima diceva: “Votate per me e per questo candidato sindaco”. Il giorno dopo ribatteva: “Votate per me, ma per un altro candidato sindaco. Questa gente non va “infangata”, ma presentata così com’è: trasformisti, voltagabbana, amanti del potere e delle poltrone. Facciamoli sedere sull’unica poltrona che meritano, quella del soggiorno di casa.
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