Pur di garantire la certificazione di tre istituti paritari hanno falsificato gli atti e le commissioni per gli esami di Stato, “gonfiato” il numero degli studenti (alcuni dei quali non erano mai andati alle lezioni), ma non soltanto . Un’indagine compiuta dal Gruppo della guardia di finanza di Torre Annunziata (agli ordini del colonnello Carmine Virno) e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata che ha portato all’esecuzione di 15 misure cautelari nei confronti di altrettante persone. Per tre di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari, si tratta di G.G., 55 anni, di Nola gestore “occulto” della scuola paritaria “Luca Pacioli” di Nola; Roberto Conte, 45 anni, socio “occulto” della scuola “Achille Lauro” di Torre Annunziata, attualmente in liquidazione; Angelo Iervolino, 40 anni, di Palma Campania proprietario “occulto” della scuola paritaria “Vittorio Emanuele II” di Nola (NA) nonché socio della stessa insieme a G.G.. Dodici, invece, sono i divieti di dimora nel territorio di tutti i comuni della Regione Campania emessi nei confronti di Amelia Cicala, 44 anni, moglie di Roberto Conte, amministratrice pro-tempore della scuola oplontina “Achille Lauro”; Luigia Testa, 39 anni, di Nola amministratrice pro-tempore della scuola nolana “Luca Pacioli”; Tonino Tulimiero, 73 anni di Nola già dirigente dei Servizi amministrativi della scuola oplontina “Achille Lauro”; Francesco Saverio D’Ascoli, 67 anni, di San Gennaro Vesuviano, già coordinatore delle attività didattiche (ex Preside) della scuola oplontina “Achille Lauro”; Silvestro Sannino, 69 anni di Torre del Greco, già Ispettore Tecnico dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania; Alessio Strazzullo, di 32 anni,Camposano, segretario della scuola nolana “Luca Pacioli”; Francesco Sepe, di 50 anni di Nola, coordinatore delle attività didattiche della scuola nolana “Luca Pacioli”; Domenico Lizza, 78 anni di Nola coordinatore delle attività didattiche della scuola nolana “Luca Pacioli”; Giovanni De Angelis , 70 anni di Casamarciano, coordinatore delle attività didattiche della scuola nolana “Luca Pacioli”; Giovanni Dell’Aversana, 37 anni di Napoli, dirigente dei Servizi Amministrativi della scuola nolana “Luca Pacioli”; Anna De Sena, 35 anni di Nola coordinatrice delle attività didattiche della scuola nolana “Vittorio Emanuele II”;Edmondo Vecchione, 78 anni di Nola, coordinatore delle attività didattiche della scuola nolana “Vittorio Emanuele II”. Due sequestri preventivi, hanno, invece, riguardato le scuole secondarie paritarie “Vittorio Emanuele II” e “Luca Pacioli”, entrambe con sede in Nola (NA), risultate “teatro” delle condotte criminose perpetrate dal sodalizio attinto dalle odierne misure cautelari. Nell’inchiesta, dunque, anche l’ex consigliere regionale Roberto Conte (foto), candidato alle elezioni regionali Campane del 2010, in cambio di voti, ha fatto assumere ben 18 persone presso la Scuola “Achille Lauro”. Tra gli indagati raggiunti da misura cautelare, va anche segnalata la presenza di un Ispettore tecnico dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Sannino Silvestro. Questi, addetto alle funzioni ispettive per la concessione della “parità”, si ritiene abbia attestato falsamente l’istituzione di laboratori specifici per l’indirizzo “nautico” della scuola oplontina “Achille Lauro”, di fatto inesistenti. “Con l’operazione odierna”, spiega in una nota il procuratore aggiunto Alessandro Pennasilico, “la Procura della Repubblica di Torre Annunziata con la collaborazione del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, ha ricostruito un collaudato sistema illegale posto in essere dagli amministratori, perlopiù occulti, dal personale docente e da quello amministrativo degli istituti scolastici “Achille Lauro” di Torre Annunziata (NA), “Vittorio Emanuele II” e “Luca Pacioli” entrambi di Nola (NA), per creare falsamente le condizioni necessarie al mantenimento della cosiddetta “parità scolastica” dei citati Istituti, che permette l’equiparazione -per procedura, funzionamento e valore- del titolo di studio alla scuola statale corrispondente. Uno dei requisiti minimi richiesti per preservare la parità era all’epoca dei fatti la costituzione di classi con un numero minimo di alunni non inferiore a otto unità e in età non inferiore a quella prevista dai vigenti ordinamenti scolastici in relazione al titolo di studio da conseguire. I riscontri investigativi hanno consentito di accertare che la quasi totalità delle classi delle scuole oggetto d’indagine erano costituite da un numero esiguo di alunni, tale da non permettere il raggiungimento del requisito minimo richiesto per il mantenimento della parità.
Per questo motivo gli amministratori delle scuole, coadiuvati dai Dirigenti Scolastici e dal personale delle segreterie, hanno inserito alunni – di fatto inesistenti – nei registri ufficiali e nelle comunicazioni obbligatorie dovute all’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania”.
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