Un boato nel cuore della notte e fiamme altissime che hanno divorando due autovetture. Si sono svegliati così, nel terrore, i residenti di un condominio di via San Giovanni De Matha a Somma Vesuviana. Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2, alcune delle famiglie che vivono in una strada privata si sono svegliati per i rumori scaturiti dall’incendio che ha distrutto una Polo ed ha danneggiato un’altra vettura che era parcheggiata vicino ad essa, una Ford Focus Station Wagon. Sono state allertate le forze dell’ordine, e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri. Proprio i pompieri hanno accertato che l’incendio è stato doloso, appiccato da qualcuno. E pensare che poteva succedere di peggio. Le auto sono parcheggiate a pochi metri dalle abitazioni e quella notte erano cinque le vetture allineate una dietro l’altra che rischiavano di prendere fuoco. Un episodio inquietante se si considera che appena una decina di giorni fa, il 14 marzo, l’auto andata distrutta era stata “protagonista” di un altro episodio accaduto nello stesso viale. “Per noi quello che è accaduto è un avvertimento”, raccontano alcuni residenti, “o meglio una vendetta. Un’auto danneggiata per dare un segnale anche agli altri, cominciamo ad avere paura. Cosa poteva accadere se una delle auto aveva l’impianto a Gpl? Qui sarebbe esploso tutto”. Ma a spaventarsi anche altri cittadini che vivono nello stesso quartiere e che con gli altri sono scesi in strada dopo aver sentito i primi boati e aver visto il fuoco. Dieci giorni fa l’altro episodio. A causa di alcuni litigi tra condomini 13 famiglie erano state “sequestrate” nelle loro abitazioni perché la via di accesso, di proprietà privata, era stata volutamente ostruita con furgoni e camion da una ditta di import export. La “risposta” al fatto che nella stessa mattinata un autoarticolato non era potuto uscire per le consegne perché l’auto di uno dei proprietari, che sostava regolarmente a lato della carreggiata, gli limitava la manovra di svolta. L’auto che aveva scatenato il tutto era proprio quella andata in fiamme l’altra sera. In quell’occasione i condomini avevano telefonato ai vigili urbani chiedendo un loro tempestivo intervento. Era stato proprio l’intervento dei vigili urbani a riportare la calma, avevano fatto sgomberare furgoni e camion che non consentivano agli altri condomini l’uscita dalle loro abitazioni. Il tutto certificato dalle foto e dalle perizie fatte dagli agenti della polizia municipale. In quella occasione i cittadini si erano preoccupati, ma mai pensavano che la situazione potesse degenerare e a tal punto, già allora chiedevano che si indagasse. Ed è così che è finita. Si tratta di una vicenda complessa su cui stanno indagando proprio i carabinieri della locale stazione. Tra le ipotesi di fatti che avrebbero scatenato tanta rabbia anche il malcontento per una eredità contesa. Il problema è che a partire da questioni familiari si è finiti a gravi episodi vandalici che hanno messo seriamente a rischio la sicurezza di decine di famiglie.
Gabriella Bellini
DA METROPOLIS DEL 26 MARZO
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