domenica 22 Settembre 2024
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L’eroe ‘femmineo’, elogio ad un idiota!

Ci sono tanti tipi diversi di uomini, forse nessuno è uguale perché siamo un po’ tutti diversi nelle sembianze, eppure in certe culture occidentali puoi trovare lo stesso tipo di uomo, il femmineo. Non è un uomo, non è un incrocio, è un divieto di sosta!

Se vi capitasse di incontrarlo, tipo alle sette di mattina, prima del vostro caffè, evitate anche di farvi offrire la colazione, non basterebbe per digerirlo nemmeno due cornetti con un cappuccino.

Il femmineo è l’uomo dolce, sa di zucchero e di miele, ma solo da lontano, se ti avvicini bene troverai la sua azienda di produzione infestata da mosche e da zanzare, tutte intente e intenzionate a ronzare e a pugnalare te, misera coccinella, scaraventata per caso. Scappa prima di avvelenarti l’aria.

Il potere del femmineo non ha pretese, nasce senza sorprese, senza spese. E’ UN MERCANTE Parassita, si trasforma di notte in poeta canzonante, senza spessore, senza superficie. SCIVOLA sui marmi degli appartamenti, cade dalle scale, dimentica di chiudere le sue porte, e non si lava mai il viso, lo chiamano errante per l’errore di natura che ne fece ZEUS a lasciarlo tra gli umani, come un deficiente senza memoria. A lui il compito di proferire le sue sconclusionate chanson d’amour per dame senza idiomi, senza semi di cultura, per le naufragate, le dannate, le iene, le arrapate.

Mai guardarlo senza occhiali da sole, il femmineo ha il suo vezzo, crede di fulminarti nel mazzo, nel giusto mezzo, è così cretino che, senza la sua memoria divina, risulta un fiore spassoso, ci puoi ridere con un tipo strano, così giocoso.

I giochi preferiti del femmineo sono le giostre e le acrobazie, la migliore prestazione la da sul palco del suo canto,utilizza spesso una musica inascoltabile di sottofondo a velocità spaziale, e come un giradischi rotto, poi, ritorna a stonare, di punto e in bianco, con le sue ripetizioni.

Mi hanno parlato di questo tipo parecchie donne, come una carta vincente, una medaglia al tuo valore se riesci a farti chiamare per un giorno in più alla creazione del creato, una vittoria certa è la sua maestria, amico di tutte, gentile e disponibile a spogliarsi, onesto e vero a sputarti in faccia col suo sorriso idiota.

Devo ammettere la mia curiosità, mi sono informata bene e ora che lo conosco, Dio mi scansi e me ne liberi nell’incontrarlo mai.

di Teresa Petrarca
FONTE IL NERUDA SETTIMANALE SATIRICO

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