domenica 22 Settembre 2024
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Sospesa la cig agli operai della Rdb – Hebel, sul tetto dello stabilimento: “Siamo disperati”.

VOLLA. Vertenza Rdb -Hebel, sospesa la cassa integrazione ai 48 operai dello stabilimento vollese (sede distaccata della centrale di Piacenza). Le segreterie provinciali di comparto Cisl, Cgil e Uil, con gli operai proclamano lo stato di agitazione: appello al Prefetto e ai commissari straordinari dell’azienda. Gli operai sul tetto della fabbrica: “Una mazzata – dicono i 48 operai – da mesi ci tengono con la corda al collo dopo il fallimento dell’azienda e la mancata vendita all’asta della stessa. Ora – proseguono – invece di raggiungere uno spiraglio attraverso uno nuovo piano industriale con la gestione commissariale – concludono – ci sospendono la cassa integrazione straordinaria”. Il Tribunale piacentino, sezione fallimentare, ad agosto aveva nominato la commissione liquidatrice per la sede di Volla spalancando il baratro della disoccupazione per i lavoratori. Due aste per la vendita andate deserte che hanno portato la ditta a una svalutazione del 35% rispetto al valore iniziale di 5milioni e 800mila euro. Lo scorso dicembre il tribunale di Piacenza, converte il fallimento della Rdb – Hebel(che a Volla produce “Gas Beton”, calcestruzzo cellulare per l’edilizia), in procedura di “amministrazione straordinaria”. Accoglie in tal modo il ricorso poiché i giudici hanno ritenuto che sussistono “opportunità di recupero dell’equilibrio economico”. Con l’amministrazione straordinaria, i 48 operai di Volla sperano di guadagnare tempo per mettere in atto un tavolo di trattative con i Ministeri del Lavoro e quello dello sviluppo Economico finalizzato ad un nuovo piano industriale. La conversione, quindi, porta gli operai ad entrare nella cassa integrazione straordinaria sospendendo quella ordinaria ma i tempi burocratici per il nuovo Decreto causano una mancata erogazione dell’ammortizzatore sociale. In pratica dal 10 dicembre scorso non è stata erogata la cig. In via Lufrano, sede dello stabilimento, aumenta la tensione tra gli operai che raggiunge l’apice ieri mattina quando vengono a conoscenza che alcuni macchinari, indispensabili per la ripresa della produzione, stanno per essere smantellati su ordine del Tribunale di Nola, a causa di una morosità nei pagamenti di affitto. “Siamo su un baratro – dicono le Rsu Pasquale De Maio, Feneal Uil e Andrea Salvati della Fillea Cgil – prima hanno fermato la produzione e ora ci sospendono la cassa integrazione per una questione burocratica: a nessuno viene in mente che oltre le carte e i documenti ci siano lavoratori con famiglie che si trovano con le spalle al muro”. Anche le segreterie sindacali lanciano un forte appello a seguito del blocco della cig: “Una situazione estremamente drammatica”, dicono i sindacati, che hanno richiesto alla Giunta Regionale della Campania una riunione urgente al fine di determinare una soluzione positiva della vertenza in corso. Non si placa la tensione fuori lo stabilimento di Volla: “Hanno lasciato 48 lavoratori al loro destino non garantendo neanche l’attivazione della cigs”, concludono le Rsu De Maio e Salvati”. Oggi una delegazione degli operai si è presentata davanti ai cancelli della Rai in viale Marconi a Napoli e domani saranno a Caserta per segnalare il loro disagio al segretario del Pd, Pierluigi Bersani nel corso di una tappa per la campagna elettorale.
Patrizia Panico

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