lunedì 11 Novembre 2024
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S.Anastasia, ritrovato affresco del 1700

Una scoperta “folgorante” quella che è stata effettuata nella congrega della chiesa di santa Maria la Nova a Sant’Anastasia. Così don Ciccio D’Ascoli, il parroco, ha infatti definito il ritrovamento inaspettato di un affresco che risalirebbe almeno al 1700. Un’immagine che ritrae la morte di Cristo, quattro personaggi raffigurati su un altare: Gesù sulla croce, la Madonna, San Giovanni e la Maddalena. Sullo sfondo piccole case e la raffigurazione di un paesaggio. “Stavamo effettuando dei lavori di sistemazione nell’antica congrega”, spiega il prete, “e abbiamo notato un altare in marmo di pregiatissima fattura, con due angeli scolpiti e abbiamo deciso di spostarlo nella chiesa. Staccandolo dal muro è venuto fuori del colore, il resto della pittura era coperto da stucco”. Invisibile agli occhi, dunque, per oltre duecento anni. Quando poi si è staccato lo stucco è venuto fuori l’incredibile affresco dai colori più tenui nella parte alta e in quelli più accesi laddove era stato “salvaguardato” dalla presenza per secoli dell’altare in marmo. Proprio datando la congrega e il relativo altare si pensa che l’opera sia stata effettuata in quel periodo, quindi il 1700, ma non vi è ancora alcuna certezza. La sovrintendenza ai Beni Culturali di Napoli è stata già allertata e con un dovizioso sopralluogo potrà datare e spiegare meglio cosa nasconde l’improvviso tesoro ritrovato. Un tesoro che però la parrocchia anastasiana non ha possibilità di restaurare. Per questo occorre l’aiuto di tutti i cittadini, ed è a essi che si rivolge il prelato. “Faccio appello agli anastasiani”, dice, “non è la prima volta che aiutano con la loro generosità la chiesa e anche questa volta speriamo nel loro contributo per riportare alla luce e alla sua originaria bellezza l’affresco ritrovato”. Già grazie alla generosità della famiglia De Luca, l’antica congrega ha da poco ottenuto un prezioso arredamento d’epoca, quello della farmacia (ormai chiusa) di corso Umberto I i cui mobili risalivano proprio ad inizio secolo scorso. Saranno utilizzati nei locali della congrega per accogliere libri e volumi e permettere che, una volta ultimati i lavori, torni nuovamente visibile al pubblico, come non accade ormai da decenni. “La cosa che più mi ha colpito”, aggiunge don Ciccio parlando dell’affresco, “il fatto che il volto di Gesù in sofferenza sulla croce sia molto simile, se non uguale, a quello della sacra sindone. Sono davvero rimasto folgorato quanto l’ho visto, e sono contentissimo di poter restituire questa meraviglia alla città”.

DA METROPOLIS DEL 31 GENNAIO

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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