“Non lasciate vincere la prepotenza e l’illegalità”. Non si ferma, dunque, la lotta al trasferimento e realizzazione del’isola ecologica nel quartiere di via Romani. A scrivere così è il comitato “NeAnastasis” che ricorda come la prima struttura era prevista nel quartiere di via Romani e come ci siano una serie di dubbi ai quali non hanno mai avuto risposte. “Poniamo all’attenzione di tutti i cittadini di S.Anastasia le domande che da anni sono state poste al sindaco e alle quali non si è mal degnato di rispondere”, scrivono in un manifesto, “Perché il sindaco non ha usato la stessa determinazione con il fratello del consigliere? Perché non lo ha convinto che un’isola ecologica non è un impianto pericoloso? Perché non ha denunciato l’uso illecito durato decenni proprio l’area prevista per l’isola ecologica? Se l’isola ecologica era casi importante (e noi tutti ne siamo convinti) perche non l’ha realizzata due anni fa dove era stata predisposta anche con l’approvazione ed il finanziamento della Provincia?”. E poi ricordano il ricorso effettuato da un cittadino del Boschetto a scapito di quelli di via Romani. “Il sindaco ha voluto favorire uno dei suoi”, aggiungono, “ed ha aggravato ulteriormente la situazione scegliendo un’area proprio confinante con una scuola. Invitiamo, soprattutto i cittadini onesti che in buona fede sostengono il sindaco, ad aprire gli occhi, a non mortificare più le loro coscienze ed intelligenze; ad esprimere solidarietà al loro concittadini della zona dei Romani da anni abitanti di questa città ma da sempre considerati con disprezzo, proprio dal sindaco, forestieri ed indesiderati. Questo sindaco ignora la democrazia e ama l’illegalità, non è degno di ricoprire questa carica”. Ma anche il comitato di protesta ha deciso di non fermarsi, ieri mattina alcuni volontari hanno provato a distribuire dei volantini al mercato rionale, ma gli è stato impedito, come racconta uno dei componenti del gruppo. “Alcuni vigili urbani hanno vietato ai ragazzi del comitato di diffondere volantini al mercatino”, spiega Gennaro, “ne avevano pure fatto richiesta e pagato il relativo tributo. Impedendo così ai cittadini anastasiani di conoscere le ragioni della protesta del quartiere Romani. Ci hanno detto che non erano trascorsi tre giorni dalla nostra richiesta, così come hanno rigettato pure la richiesta per due banchetti per il week-end a S.Anastasia e Madonna dell’Arco”. “La stazione ecologia che il nostro sindaco sta imponendo con autorità e senza dialogo è di dimensioni spropositate in rapporto alle esigenze del nostro paese”, scrive il comitato nel volantino, “e conterrà anche rifiuti urbani pericolosi (materiali inerti da costruzione, vernici, oli esausti, batterie ed altri materiale. La scelta di costruirla a ridotto di una scuola è priva di ogni logica e di semplice buon senso come affermano diversi pareri tra cui quello dell’Asl. La scelta del sindaco, è irresponsabile e poco democratica, si rivela inoltre un pessimo amministratore ha deciso di avviare il progetto usando fondi comunali senza nemmeno avere la certezza del finanziamento previsto dalla provincia. Il sindaco in questo modo ha distratto risorse economiche a servizi primari e ineliminabili, ai già scarsi servizi scolastici ai trasporti pubblici dimostrando ben poco interesse per i reali bisogni dei cittadini”. E poi concludono: “Il sindaco amico dei costruttori lo stesso che ha chiesto di eliminare la zona rosa e le sue restrizioni riguardanti la possibilità di costruire, non ama la democrazia e la giustizia. Preferisce usare la forza e imporre con arroganza le sue decisioni”. Ragion per cui hanno deciso di organizzare un corteo di protesta per il 15 ottobre alle ore 8,30 con partenza proprio dalla scuola “Elsa Morante” che i manifestanti stanno cercando di tutelare.
Gabriella Bellini
DA METROPOLIS DEL 12 OTTOBRE

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