domenica 22 Settembre 2024
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Giglio del Beccaio, scambio Bandiera e NO! ai fuochi artificiali

Nola – In questa edizione della Kermesse, il Giglio del Beccaio conterà della particolare vicinanza dei vertici dell’Ariconfraternita Maria SS del Carmine di Nola e del Coordinamento Regionale della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme che vede nella Sezione di Napoli San Felice, dalla quale dipende la locale Delegazione di Nola San Paolino un chiaro riferimento all’Ager Nolanus.

Infatti San Paolino e San Felice sono compatroni della città di Nola. Inoltre la bandiera della corporazione sarà benedetta in Piazza San Pietro, nel prossimo mese di maggio.

E’ in corso di fattibilità l’esecuzione di un concerto di Campane che intonerà l’Inno di San Paolino in Piazza Duomo il Sabato di giugno che precederà la festa, cui farà seguito un musical su San Pio per la regia di Gaetano Stella. Nella stessa settimana sarebbe auspicabile godere della vicinanza particolare di alcuni testimonial di san Pio di rilevanza nazionale. Don Luigi Merola curerà il progetto sulla legalità mediante la presentazione di alcuni libri.

Infine nel settembre 2013 lo stesso Giglio sarà portato a Pietrelcina, come recentemente è avvenuto per Giffoni Valle Piana (SA), nel corso del Giffoni Film Festival.

Note di Fede sarà il filo conduttore che accompagnerà tutto il percorso di “Fede” del Giglio del Beccaio 2013. Da qui il diminutivo che sarà anche l’acronimo BeC. BEC sta a significare la Bontà e la Carità che hanno contraddistinto il percorso terreno sia di Paolino sia di Padre Pio e ai cui valori si ispirano i Maestri di Festa e lo staff del giglio. Ma note di Fede vuole richiamare anche le “note musicali” che hanno contraddistinto il percorso professionale delle famiglie Cesarano, Grilletto, Napolitano e Vacchiano, oggi Maestri di Festa.

Tutte queste particolarità sono racchiuse nel Logo del Giglio che viene sovrastato dal Pastorale della Fede e dall’anno 2013 stilizzato mediante un accattivante progetto grafico, che reca nello sfondo una rosa, quale omaggio al Santo da parte del popolo nolano.

Il rivestimento in cartapesta dell’obelisco, alto circa 25 metri, trarrà spunto dall’utilizzo delle campane operate da Paolino, ovvero Ponzio Anicio Meropio Paolino (Patrono dei Campanari), per giungere alla santificazione di Padre Pio mediante il suono delle campane.

Per il raggiungimento di tale ambizioso progetto è stato costituito con atto formale la Corporazione Giglio del Beccaio.

Il Giglio del Beccaio vanta tra i maestri di festa (tutti professionisti), la Maestra di Festa più longeva: l’ottuagenaria Sig.ra Maria Grilletto che sarà ben coadiuvata da un nutrito e qualificato Comitato d’Onore e dallo staff.

E.M.P.A. – ENTE MEDITERRANEO PROTEZIONE ANIMALI – Croce d’oro
SEZIONE PROVINCIALE DI NAPOLI

NOLA: IL GIGLIO DEL BECCAIO BANDISCE I FUOCHI D’ARTIFICIO PER I SUOI FESTEGGIAMENTI PER SALVAGUARDARE GLI UCCELLI E GLI ANIMALI E GEMELLA CON L’E.M.P.A.

Perché NO ai fuochi d’artificio??

Chi l’ha detto che per festeggiare si debbano per forza far scoppiare petardi, mortaretti e fuochi d’artificio?

“Gli animali sono dotati di organi di senso più sviluppati rispetto a quelli degli uomini; il loro udito, per esempio, è più fine del nostro, tanto che riescono a percepire suoni che noi non sentiamo – riferisce Giuseppe Salzano, Responsabile Provinciale delle Guardie Zoofile. Non c’è da stupirsi – continua Salzano – dunque, se noi troviamo divertente quel frastuono improvviso emesso da un botto, mentre il nostro animale domestico, invece, fugge a gambe levate, per cercare immediatamente un riparo sicuro o, ancora se, un uccello si schianta contro un palazzo”.

“Il boato emesso dai botti o dai fuochi artificiali scatena un misto di paura e di panico negli altri animali che si trasforma in reazioni inconsce, irrazionali e involontarie – asserisce la dott.ssa Laura Liguori, Guardia Zoofila e responsabile benessere animali. I cani e i gatti, per esempio, tenderanno a dibattersi se proviamo a tenerli tra le braccia o a gettarsi nel vuoto se si trovano su un balcone o hanno a disposizione una finestra aperta, a scavalcare cancelli, recinti, siepi per scappare dal rumore; molte volte perdono l’orientamento e diventano facili bersagli di automobilisti o si smarriscono per poi essere raccolti, se sono fortunati ed incolumi, nei giorni seguenti da volontari che cercano di ritrovare il loro padrone o che si trovano costretti a portarli nei già affollati canili”.

Gli uccelli, soprattutto quelli che vivono nelle aree urbanizzate, cercheranno di fuggire dal rumore, lanciandosi in un istintivo volo improvvisato e a causa della scarsa visibilità troveranno facilmente la morte, scontrandosi contro un lampione o un edificio, se prima per la paura non sono colti da infarto.

Proprio per questo dovrebbero emanarsi ordinanze che vieti l’utilizzo di questi infernali ordigni che non sono per niente fonte di gioia ma pericolosi anche per la salute umana.

Per questa scelta operata ci complimentiamo con le famiglie Cesarano, Grilletto, Napolitano e Vacchiano, Maestri di Festa della Corporazione del Beccaio.

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