sabato 30 Novembre 2024
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Somma Vesuviana, verso le amministrative la parola d’ordine è: “Eterogeneità”

Somma Vesuviana. Non ha deluso le aspettative il faccia a faccia tra Gino Cimmino, segretario provinciale del Pd, Carmine Mocerino, segretario provinciale dell’Udc, Ciccio Barra, coordinatore provinciale Federazione della Sinistra ed Arturo Scuotto, segretario regionale SEL. L’incontro, dal titolo “Il sogno che non muore: la politica al servizio degli ultimi (in ricordo di Pasquale Morisco ed Oreste Santamaria)”, moderato da Lorenzo Metodio, è stato, tra l’altro, l’occasione per una panoramica sui futuri scenari politici che di qui a qualche mese accompagneranno la cittadina vesuviana verso le prossime amministrative. In sostanza, anche se c’è molta cautela nelle segretrie, sembrerebbe emergere la volontà da parte dei maggiori partiti cittadini di rompere i vecchi schemi che negli anni hanno frammentato lo scenario politico sommese in nome di un’unione che possa scardinare il fortino messo in piedi in questi quasi sette anni da Raffaele Allocca. “Bisogna rompere i soliti schemi proposti in questi agli elettori” ha esordito Carmine Mocerino. “Bisogna unire le forze sia politiche che associative per scardinare questo muro amministrativo poggiato sulla protervia, l’arroganza e l’impunità” ha in sintesi affermato l’esponente scudocrociato. “Questo è il momento della partecipazione generale e della consapevolezza che un futuro diverso sia possibile” ha dichiarato a microfoni spenti il consigliere regionale. A fargli sponda l’esponente piddino Gino Cimmino. “Bisogna aprire all’eterogeneità” le parole del segretario Pd provinciale. “Per farlo dobbiamo innanzitutto rimuovere la percezione personalistica della politica”. A tracciare la strada per la costruzione di questo nuovo soggetto è stato lo stesso Cimmino. “Serve dare speranza ai cittadini che un aggregato politico forte e vincente possa nascere sul nostro territorio. Serve un incoraggiamento alla ribellione dei cittadini con la forza delle certezze” ha chiosato il segretario al primo vero banco di prova nella “sua” Somma Vesuviana. Poi l’affondo sull’amministrazione Allocca. “I risultati disastrosi di quest’amministrazione non li vedremo oggi, ma tra qualche anno”. Il riferimento è stato soprattutto alla gestione del Castello D’Alagno, alle politiche sociali ed alla cittadella scolastica (“preferiamo investire in terreni nelle mani di imprenditori amici e non in zone gratuite di proprietà comunale” ha attaccato il democratico). Poi una stoccata al Pd cittadino. “Bisogna eliminare le difficoltà all’interno del nostro partito”. E questo sembrerebbe proprio l’ostacolo maggiore per Cimmino anche alla luce dell’assenza in platea sia di Pietro Allocca, segretario “fantasma” dei democratici cittadini, che di tutta la dirigenza che lo sostiene la quale è ormai assente, congressi e polemiche a parte, da mesi dall’agone politico cittadino. La proposta di Mocerino e Cimmino hanno trovato d’accordo Lorenzo Metodio de “La Sinistra per Somma”: “Bisogna allargare il tavolo a tutte quelle forze pronte per il cambiamento”. In platea anche una delegazione dei Popolari del Buongoverno e Luigi Raia del Pdl. E proprio quest’ultimo si è soffermato sui contenuti emersi dal dibattito aprendo le porte “all’eterogeneità” che potrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, caratterizzare le prossime amministrative. “Ho trovato l’incontro interessante e l’idea dell’eterogeneità, per dare risposte concrete alla cittadinanza, sarà valutata con attenzione”.

Gaetano Di Matteo

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