venerdì 20 Settembre 2024
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Ottaviano: si va al voto? /L’editoriale per discutere insieme

….e se in primavera si votasse? Tranquilli, sono solo voci di corridoio, chiacchiere da bar, storie da “stazione”, da salotti di circoli, ma non senza alcun fondamento. Quando si parla di politica inevitabilmente la città ottavianese va in fibrillazione. Sono da poco passate le ore 11,00 e in un noto bar della cittadina mi appresto a gustare un buon caffè. Sono con due amiche, quando improvvisamente entrano due politici navigati, fidatevi veramente navigati, della scena amministrativa locale. La mia deformazione professionale, unita alla mia indole di donna, mi porta a tendere l’orecchio e ad ascoltare i discorsi un po’ animati dei due uomini. Meraviglia delle meraviglie. I due, parlano con dati di fatto, di un tramonto, per motivi di cui non riesco a sentire, del primo cittadino Mario Iervolino, con subentro ovviamente del suo vice. Insomma, un cambio di poltrona pro tempore. Un tempo che però sarebbe anche ristretto. A dicembre la sostituzione ed a marzo le elezioni. Fin qui tutto bene, o quasi. Il mio stupore nasce quando i due cominciano a descrivere un quadro politico nascente che ha a dir poco dell’inverosimile quasi come un film di
Steven Spielberg. Ben sette sarebbero i candidati o aspiranti tali, papabili e non all’ambita, ma sempre più scomoda, poltrona di tricolore cittadino. Le confidenze tra i due vanno avanti e le indiscrezioni crescono. Improvvisamente la mappa della geografia politica ottavianese prende forma. Una forma assai strana. Un po’ come il favoloso mostro Idra. Sul corpo dell’Idra facce assai note al panorama politico e non ottavianese. Per iniziare parlano della famosa tavola dei cocci, venutasi a formare negli ultimi tempi dove sembra che l’Udc la faccia da padrona. Ma anche qui i dissidi non mancano. Tre sono i papabili al tavolo: Giorgio Marigliano , Franco Caldarelli e Luca Capasso. Quest’ultimo, accompagnato da Biagio Simonetti (corrente moceriniana) che non disdegnerebbe una sua eventuale candidatura. Il trittico, pubblicizzato dai vertici regionali però appare già spaccato, nessuno dei tre vuole cedere il passo all’altro. La saga continua. Ed ecco spuntare dopo la delusione degli anni passati, che videro all’epoca vincitore Michele Saviano, Diomede Pisanti. “Voci di popolo”dicono che quest’ultimo possa essere , il candidato segreto del sindaco. Chissà cosa ne penserà però il nostro vicesindaco Francesca Ambrosio, già sicura di ereditare lo scettro del Partito Democratico. Dall’orizzonte però sembrano farsi largo a gomitate Nello Di Palma e Lele Saggese. Uno ex assessore, l’altro ex consigliere, entrambi silurati, in modi diversi, senza mezzi termini, dallo stesso sindaco Mario Iervolino. “E non è finita qui” aggiunge uno dei due, che continuando il discorso mette giù sul tavolo altri candidati. Se il Sel vuole scendere in campo con il più volte candidato Vincenzo Masecchia, il Comitato Civico ottavianese propone dal canto suo, Gennaro Barbato. Nel frattempo anche i più scettici pensano che lui, l’indiscusso leader della compagine politica sangenarellese Giovanni D’Ambrosio , abbia già un nome da esprimere che possa rappresentarlo politicamente. Nome, che potrebbe, nella fase successiva del ballottaggio, essere determinante per l’elezione del sindaco. A tutto ciò, si aggiunge per completare il quadro politico, l’amletica discesa in campo del popolare farmacista Andrea Nocerino, tanto corteggiato dalla destra nelle scorse amministrative. Nel frattempo il mio caffè si è raffreddato. Non mi piace freddo e sono costretta ad ordinarne un altro. Quando si dice che “la politica ha i suoi costi” e poi Monti parla di spending review.

Questo scritto è da considerarsi un editoriale, frutto di una fonte popolare non fondata ma simpaticamente riportata come motivo e spunto riflessivo, pertanto regalata ai miei affezionatissimi lettori.

Giovanna Salvati

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