Uova, olio, carne, pesce, molluschi, pelati, tutti scaduti o conservati in pessimo stato, eppure rivenduti una volta cucinati e serviti nella rosticceria che si trovava nel supermarket di via Allocca a Somma Vesuviana. Si trovava, perchè i carabinieri e l’Asl hanno sequestrato cucine e celle frigorifere del punto vendita “Conad”. I controlli sono stati effettuati l’altra mattina, la pattuglia dei militari della locale Stazione (agli ordini del maresciallo Raimondo Semprevivo) è entrata in azione intorno alle 10, quando nel supermercato erano presenti decine di clienti, con loro personale dell’Asl sia del settore Uopc (reparto prevenzione collettiva) di Marigliano che Uovi (reparto di prevenzione veterinaria) di Sant’Anastasia, Alla fine dei controlli, durati oltre quattro ore, i militari hanno sequestrato (e poi distrutto come prevede la legge) ben 85 chili di cibo e denunciato A.Z., l’amministratore delegato della società “Tre Z. s.r.l” con sede a Napoli, per aver “detenuto e posto in vendita prodotti nocivi alla salute”. I carabinieri ed il personale medico dell’azienda sanitaria hanno trovato nelle celle frigo il cibo scaduto o conservato in pessime condizioni, appariva, infatti, “rigonfio, ossidati e brinato”, come hanno spiegato gli ispettori nella loro relazione.
Molto del materiale sequestrato era anche in cucina, l’olio, le uova e gli altri beni di consumo erano utilizzati per preparare i piatti pronti servizi poi alla rosticceria che c’era nel supermercato. Rosticerria spesso utilizzata per i pranzi da asporto, i costi dei piatti pronti erano convenientissimi. In particolare, “toast, cotolette di carne, spaghetti, peperoni, funghi, arancini”, e molto altro il materiale scoperto durante l’ispezione gran parte del quale era scaduto da tempo. Quando i carabinieri hanno chiesto spiegazioni al direttore della struttura commerciale, è stato risposto che il cibo si trovata lì per essere smaltito.
Peccato però che fosse sia in cucina che nelle celle frigo, dove i cuochi che preparavano giornalmente la merce da rivendere al banco, lavoravano. Un sequestro notevole, convalidato nella giornata di ieri anche dalla procura di Nola, che ha avvalorato in questo modo i risultati dell’ispezione condotta da carabinieri ed Asl. Non si esclude che ulteriori risvolti del sopralluogo possano esserci già nella giornata di oggi e che infrazioni commesse dalla società che gestisce il punto “Conad “ a Somma non si limitino a problemi di natura alimentare. Una pecca nel curriculum eccelso del supermercato, che nei mesi scorsi si era invece contraddistinto per la generosità con cui aveva supportato le iniziative dell’amministrazione comunale a favore del recupero dei beni e gli affreschi trecenteschi conservati nel complesso monumentale di Santa Maria del Pozzo.

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