San Giuseppe Vesuviano. Elezioni amministrative lontane, ma in città tavoli interpartitici si susseguono a lume di candele per sancire le nuove alleanze. Mentre la commissione prefettizia, guidata dalla dottoressa Guercia e il suo staff, continua il suo eccellente operato, tra inaugurazioni, recupero di strade, manifestazioni sotto il segno della legalità, nei meandri dei covi politici fervono impazziti preparativi per le prossime amministrative che di qui ad un anno andranno in scena nella città sangiuseppese. E’ senza dubbio una città che ogni giorno cerca di uscire dall’imbarazzo di un ennesimo scioglimento e che sfiduciata preferisce non pensare alle future elezioni. Ma mentre i cittadini cercano di dimenticare e soprattutto si rimboccano le maniche per uscire da una crisi che in città si sente e non poco, si aprono orizzonti politici che suggeriscono sodalizi solidi e per certi versi annacquati. I vecchi nomi della politica cittadina sembrano essersi eclissati: l’ex primo cittadino Antonio Agostino Ambrosio ha ripreso il suo operato di medico, i vari assessori e consiglieri, maggioranza e minoranza, mandati a casa dal Prefetto, sembrano completamente espatriati ed esuli dai discorsi politici. Un segno fondamentale che potrebbe finalmente suggerire che il riciclo generazionale tanto millantato sia giunto sulla soglia anche nel rinnovo delle compagini politiche, eppure tutto trova facilmente smentita se si pensa ai nomi che in queste settimane spuntano fuori dopo incontri sottobanco per sancire e battezzare nuove alleanze. Un centrodestra da ricostruire, una sinistra da risorgere ed un centro che non sa dove traghettare: questo il panorama politico. Partiti assenti, identità dimenticate perché troppi passaggi di casacca eppure nomi di calibro sembrano spuntare pronti a sfidarsi per la poltrona del tricolore. Numerosi i nomi papabili alla corsa elettorale, che seppur ancora indiscrezioni, suggeriscono non poche idee su quelli che potrebbero essere gli scenari futuri. Il primo nome a finire nella rosa dei nomi sembra essere quello dell’avvocato Domenico Visone. Per lui l’aspirazione sarebbe quella di scendere in campo con il Pdl e alcune civiche, espressioni di realtà associative già presenti sul territorio. A questo si rincorre il nome di Francesco Moccia, giovane rampollo di casa Ambrosio, nipote dell’ex primo cittadino che potrebbe cosi, sponsorizzato dallo zio aspirare al ritorno dell’era ambrosiana tris. Ma non si escludono colpi di scena. La sintesi per i due nomi potrebbe essere suggellata da un terzo, quello di Ivan Casillo. Nome senza subbio non nuovo alla cittadina sangiuseppese. Sindaco della città, nonché sconfitto al ballottaggio nelle elezioni del 2002 proprio da chi oggi lo spinge, ma anche vittima del “tradimento politico” che i suoi adepti Nello Di Lorenzo e Vincenzo Catapano gli servirono nelle stesse elezioni, decidendo di appoggiare Ambrosio, per poi divenirne sino alla scorsa legislatura suoi nemici acerrimi. Un riscatto per Casillo che gli potrebbe servire lo stesso Ambrosio. A tutto questo si aggiunge l’impegno della sinistra nel voler portare nomi come quello di Antonio Borriello alla candidatura che potrebbe essere sostenuta da un’altra realtà associativa cittadina, famosa per le sue crociate antiambrosiane ovvero il Collettivo Vocenueva. Infine altro nome che potrebbe convogliare nella casella con il Partito Democratico è quello di Roberto Duraccio, per lui l’appoggio anche di realtà associative, ormai alibi clientelari che in fin dei conti si trasformano, come dimostrato in altre città nelle ultime elezioni, proiezioni di liste civiche. (da Metropolis)
Giovanna Salvati
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.