Somma. Una messa scatena il caos parcheggi a Rione Trieste

Riceviamo una lettera da un nostro lettore, che segnala un problema del quartiere di Rione Trieste a Somma Vesuviana. La pubblichiamo certi che possa servire da sprone per una riflessione seria e una soluzione ottimale del problema.

“Caro il mio buonsenso, tanto, troppo citato a vanvera, applicato quasi per niente. Oggi ti ho cercato nel piazzale antistante una Chiesa ma, aihmè, non ti ho trovato”. E potrei ironizzare sull’accaduto fino all’infinito per mia e per Vostra fortuna. Erano le 18e25 quando mi trovavo in via Costantinopoli a Somma Vesuviana e mi si ripresentava il problema più odiato da tutti gli automobilisti:IL PARCHEGGIO. Non trovando altro che le tanto odiate “strisce blu” opto per fermare l’auto sulla strada in salita che porta alla Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli quando mi ritrovo davanti a non uno, non due, non tre ma QUATTRO SEGNALI CHE MI IMPONGONO IL DIVIETO DI SOSTA E FERMATA. Prendo atto e agisco di conseguenza, decido di fermarmi sul piazzale antistante il luogo di culto. Nulla di strano fin qui. Trenta minuti dopo, risalgo la strada per ritornare a casa nella mia modesta Punto 1.3 multijet e mi ritrovo davanti uno spettacolo obbrobrioso: una ventina di automobili parcheggiate in modo selvaggio che mi impedivano il passaggio.Trovo quattro persone, tra le quali una molto vicina agli ambienti della protezione civile (almeno credo) ed ecclesiastici locali, al quale chiedo il motivo di tale disorganizzazione. L’Innominato mi risponde con superbia e sufficienza e con fare poco elegante :<>. Ora io non faccio polemica sul fatto che il parcheggio sia adibito per le folle festanti che riempiono le funzioni religiose, nulla da dire a riguardo. Perdonerete la mia impertinenza ma ho notato che in questa jungla di auto e crocefissi non mi si offriva una via di fuga in caso di emergenza. Mi sono agitato per il semplice motivo che mi ritrovo, mio malgrado, a soffrire di attacchi di panico e ritrovarmi di fronte all’impossibilità di tornare a casa mi metteva agitazione. Ho trovato “conforto” in un altro automobilista che condivideva il mio stesso problema il quale mi ha detto “Certe cose solo a Somma Vesuviana”. Tralasciando il superfluo, ho dovuto attendere dalle 19 alle 19e50 perchè mi si aprisse un varco verso la strada che mi riportasse a casa. Desideravo solo che un vigile urbano, uno di quelli che in settimana ha multato più che giustamente le auto parcheggiate in salita in divieto, mi potesse aiutare. Se l’ordine deve regnare, che regni per tutti. E’ un caso che io mi ritrovi a parlarne con una relativa tranquillità. Per fortuna la tanto bramata “via di fuga” non è servita a nessuno, nessuno si è sentito male. Per vostra fortuna.
Marco Tufano

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