venerdì 20 Settembre 2024
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Terzigno. Caos discarica: bagarre su come investire la compensazione discarica

Terzigno. Consiglio comunale infuocato: insurrezione dei cittadini. Tutto rimandato fra cinque giorni. E’ ancora una volta la questione discarica a ritornare all’ordine del giorno nel consiglio comunale tenutosi ieri sera nel palazzo municipale. Nei giorni scorsi con la chiusura, poi con la bonifica e ieri sera in pubblica assise dove all’ordine del giorno la discussione sulla distribuzione di oltre un milione di euro arrivate alle casse comunali per la compensazione discarica, crea non poche spaccature che cosi non permettono di portare avanti i lavori del consiglio comunale. L’atmosfera è calda. Troppo. Si parla ancora una volta del caso rifiuti, ci sono le mamme vulcaniche che sono li, ferme. Con loro decine di cittadini. Aspettano di vedere cosa decidono “i nostri belli amministratori” mormora qualcuno. Sul tavolo del dibattito, un cospicuo bottino che la Sapna avrebbe elargito al comune terzignese a titolo di ristoro ambientale per la concessione della discarica. Pomo della discordia la nota con la quale la ditta avrebbe cosi comunicato che “l’importo per il periodo dal 1 gennaio del 2010 al 31 dicembre del 2010 è pari a euro 2.284.016,94”. Inoltre che “il 4 novembre del 2011 è stato erogato un acconto di euro 1.172.827,97 per il periodo che va dal 1 gennaio 2010 al 30 giugno 2010”. Ed infine sempre nella nota si comunica che “il residuo dell’intero saldo verrà invece consegnato alle casse comunali solo quando la Provincia elargirà la somma e di euro 1.111.188,97 e non oltre i 30 giorni”. E su questo punto che si scatena il putiferio. La minoranza chiede chiarezza “di questi soldi arrivati non ne sappiamo niente, se non una semplice comunicazione di spese per sollievo tarsu, ma i cittadini pagano il doppio, di spese varie che non vengono certificate e stiamo a discutere invece di quello che si deve fare con gli altri soldi”. il messaggio della minoranza è chiaro, cosi tanto che solletica la posizione di alcuni componenti della stessa maggioranza capitanata dal sindaco Domenico Auricchio, che nel frattempo si lascia traghettare alla deriva dal presidente del consiglio Stefano Pagano che perde di vista il punto di discussione ma ancora di più le posizioni della stessa maggioranza. Il tavolo si capovolge. E lo fa a talpunto che persino il rappresentante del Fli della minoranza, Salvatore Annunziata, decide di garantire, attraverso la sua posizione che giustificherà come “di responsabilità” la maggioranza al sindaco nel caso di approvazione della proposta di spendere la restante parte, ma come non verrà mai discusso. I soldi sono tanti, e le posizioni diverse. Poi c’è la posizione della Sapna che non sa quando darà i soldi, ed in modo ambiguo cerca tra le righe di prendere tempo. Due le modalità di rimborso: una quella dell’allestimento di un impianto fotovoltaico che in termini di energia potrebbe far risparmiare ai contribuenti, ed in modo costante, cifre esorbitanti dalle tasse cittadine. Viceversa annullare il ruolo tarsu ed emettere un nuovo ruolo con la decurtazione dell’importo. Troppo complicato decidere quale delle due posizioni possa essere quella giusta perché il tutto diventa in poco tempo il covo del caos. Annunziata diventa la stampella della maggioranza, Nappo chiede chiarimento a avanza la proposta sulla detrazione, il presidente del consiglio vagheggia, e nel frattempo i cittadini fischiano e contestano le posizioni dei loro amministratori. Risultato? Nessuna decisione, il tavolo viene interrotto da un presidente che decide di rimandare il consiglio. A quando? Non è dato sapere, ma la vera contestazione è nelle parole di una cittadina che conclude “ci siamo presi l’immondizia, viviamo con i tumori, e i nostri amministratori pensano alla gloria di una proposta sulla quel non sanno nemmeno trovare una giusta sintesi, vergognatevi, e dimettetevi, tutti”.

Giovanna Salvati

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