giovedì 19 Settembre 2024
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Ottaviano. Vietano l’accesso ai cani, ma dicono si ai botti: Ente Parco sotto accusa

Ottaviano. Vietano la passeggiata ecologica nella riserva naturale ottavianese, ma autorizzano la gara di fuochi pirotecnici: nel mirino finisce l’Ente Parco. LE accuse arrivano dall’Associazione “Operazione C”. Una vicenda assurda che si scontra con la decisione che il direttore del Parco, Gennaro Esposito, avrebbe preso nei giorni scorsi imponendo il veto assoluto su di una passeggiata a sei zampe, cani a gunzaglio con il proprio padrone. Una scelta motivata con tanto di circolare che pervenuta nelle mani dei responsabili dell’associazione, guidata dal Presidente Michele Visone, promotori dell’ecologica passeggiata, avrebbe lasciato perplessi non solo questi ma più di tutti le associazioni ambientaliste ora sul piede di guerra. Tutto parte dall’iniziativa che sarebbe dovuta andare in scena il prossimo 20 maggio. Un percorso per i sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio con i propri cani, un opportunità per socializzare tra cani e padroni, ma soprattutto per ammirare le bellezze naturalistiche vesuviane. Di qui la richiesta, come da iter,all’Ente Parco, che però di tutto risposta boccia l’iniziativa. “Pur apprezzando lo spirito e le finalità – si legge nella nota – che animano la manifestazione si comunica che l’ente parco non può autorizzare la stessa. I parchi nazionali sono luoghi deputati alla conservazione della natura dove il disturbo alle specie animali è vietato per legge allo Stato”. A supporto di ciò infatti il Direttore Esposito non esita a dettagliare la sua motivazione e continua “In questo periodo è in pieno svolgimento la nidificazione di molte specie avifaunistiche delle quali nidificano sul suolo, inoltre tutto il territorio del Parco è area ritenuta di sito di importanza comunitaria e di protezione speciale, e in questo periodo numerose specie di orchidee selvatiche, protette dalla normativa sono in piena fioritura per cui anche il semplice calpestio ne provocherebbe la distruzione. A ciò – conclude Esposito – si aggiunga che tutti i cani anche i più miti sono dei potenziali predatori e quasi mai resistono all’istinto di rincorrere anche giocosamente un selvatico del quale avvertono l’odore” ed in calce la sua firma. Ma l’associazione non ci sta e cosi, senza esitare ribatte “Tenuto conto che la passeggiata sarebbe stata effettuata esclusivamente con cani al guinzaglio e nei percorsi che già normalmente vedono il transito di cavalli, come l’ultima kermesse nazionale, o auto e fuoristrada (il tutto autorizzato dallo stesso Ente) senza creare il minimo disturbo o il calpestare, non riusciamo a capire tale decisione”. A tutto questo però gli stessi fanno notare “si parla di Legge e di Stato e si parla di nidificazione di molte specie animale in questo periodo, e allora com’è stato possibile che lo stesso Ente abbia però autorizzato uno spettacolo pirotecnico di due ore d’inferno”. Un vero fallo per l’Ente che secondo Visone, sarebbe testimoniato dal fatto che proprio a causa della gara pirotecnica del 10 maggio, in onore del santo patrono,centinaia di uova, nidi e persino volativi sarebbero stati uccisi. Insomma un caso imbarazzante al quale ora l’ente dovrà presto dare risposta, sopratutto in funzione del fatto delle accuse che vedrebbero il modus operandi dell’Ente opinabile. Non è la prima volta che l’Ente finisce nel mirino, meno di un anno fa, lo stesso vietò lo svolgimento di una gara automobilistica amatoriale che in ogni altro Parco d’Italia viene invece regolarmente svolta. Eppure ilo Direttore Esposito non esita nel cavalcare la polemica e spiega “non c’è nulla di polemico o di discriminatorio, anzi, ci sono delle regole e vanno rispettate, la gara pirotecnica è stata tenuta fuori dalle aree di nidificazione, e perdipiù si parla di gare di cavalli, delle quali io non posso aver deciso dal momento che non c’ero”.

Giovanna Salvati

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