lunedì 30 Settembre 2024
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Brusciano. Dopo 30 anni arriva il Puc

Dopo quasi 30 anni il Comune di Brusciano redige il nuovo PUC (Piano urbanistico comunale). Un traguardo importante, per l’amministrazione diretta dal sindaco Angelo Antonio Romano (nella foto), ha riprova del certosino lavoro svolto dall’ufficio di Piano in stretta collaborazione con L.U.P.T dell’Università Federico II di Napoli. L’adozione del nuovo Piano Urbanistico Comunale che sostituisce quello del 1984, si è valso nella sua fase attuativa oltre della figura dell’assessore Franco Maione, anche della fattiva collaborazione di giovani professionisti e si propone come un eccellente biglietto da visita per tutta l’amministrazione, come ci tiene a precisare il primo cittadino Romano: “Un Piano che ha risposto in pieno alle esigenze dei cittadini. Il tutto è stato redatto nella massima trasparenza e senso di legalità, in modo da evitare eventuali strumentalizzazioni e soprattutto nell’ottica di una efficace perequazione urbanistica. Particolare interesse tra i vari criteri di perequazione – spiega il sindaco – è stata posta all’acquisizione di aree da destinare ad housing sociale per le categorie sociali svantaggiate, con la messa a disposizione di 100 appartamenti comunali”. Un Piano che a questo punto, diviene un tassello importante per il Comune di Brusciano, che allo stesso tempo non pare fermarsi qui e che come ribadito dal sindaco Romano, in aggiunta, è intenzionato a proseguire sulla stessa linea anche per quanto concerne la questione sottotetti: “Ci siamo avvalsi della collaborazione di un professionista esterno per la soluzione della gestione sottotetti e credo – precisa il primo cittadino – a breve si arriverà anche alla sua piena risoluzione”. Il Piano Urbanistico Comunale, che si compone di una parte strutturale e di una operativa e da vari elaborati, ha visto nella sua stesura, la fattiva cabina di regia diretta dall’architetto Gaetano D’Amore, che in sintonia con quanto espresso dal primo cittadino rimarca l’ottimo lavoro svolto e il rispetto di tutti i passaggi volti alla sua valutazione: “Il PUC è stato concepito nel pieno rispetto dei parametri della L. R. 16/2004 e relativo regolamento di attuazione n. 5/2011, facendo particolare attenzione al piano di perequazione urbanistica e relativi comparti. Un piano di perequazione – chiarisce D’Amore – che persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi e dei relativi diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione, con l’intento, di trovare la massima gratificazione possibile tra le aspettative del privato e del pubblico. Un piano equo sostenibile – spiega il Responsabile Ufficio di Piano – che mira anche attraverso una suddivisione per aree dell’attuale area PIP, ad incentivare maggiormente una crescita del territorio, il tutto mettendo a disposizione in particolar modo del comparto artigianato e del commercio delle aree ad esse prettamente riservate. Una particolare attenzione – chiosa l’architetto – è stata data, anche alla riqualificazione di spazi di verde pubblico attrezzato e al centro storico”.

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