sabato 21 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, domenica ritorna in piazza il “Movimento” per il Castello D’Alagno

Somma Vesuviana. Domenica mattina, dalle ore 10,30, ritorna in piazza il Comitato “Restituiamo il Castello D’Alagno ai cittadini”. I gazebo, ammesso che il Comune di Somma Vesuviana conceda i dovuti permessi per l’occupazione del suolo in piazza Vittorio Emanuele III, servirà a raccogliere direttamente le istanze della cittadinanza da portare poi nella successiva assemblea pubblica che il Comitato a breve organizzerà. “Domenica distribuiremo un questionario sul Castello D’Alagno e raccoglieremo le interviste dei cittadini su questa vicenda” fanno sapere dal Movimento a cui aderiscono il Comitato Cittadinanza Attiva per i Beni Comuni, Legambiente, Il Torchio , Federconsumatori , Ass. Don Milani ,FICS-Il Pioppo, ProLoco , Onda Bianca , Arci Somma, La Sinistra per Somma , La Fabbrica Vesuviana ed il Pd. “Questo perché, prima di officiare l’assemblea pubblica nella quale stilare della proposte ufficiali da inviare all’amministrazione Allocca, vogliamo essere certi di coinvolgere quanto più è possibile quella cittadinanza che tiene a cuore un importante “bene comune” come il Castello D’Alagno”. “La questione del Castello d’Alagno non è di poca importanza”, si legge nel volantino che domenica scorsa è stato distribuito in piazza, “ma, al contrario, rappresenta l’occasione per ricordare a chi governa la nostra città che qui, a Somma Vesuviana, ci sono tanti cittadini che non rinunciano a far sentire la loro voce per la legalità, la trasparenza, l’adeguato utilizzo dei soldi pubblici”. E così ricordano al sindaco, alla Giunta e al consiglio comunale che “in un Paese civile i soldi che si spendono per i beni culturali non rappresentano un costo, ma un investimento per lo sviluppo sociale, culturale ed economico della città; ciò significa che nel bilancio comunale devono essere previste risorse economiche adeguate alla funzione che deve essere svolta dai beni culturali (in particolare dal Castello d’Alagno e dalla cosiddetta Villa Augustea); la riduzione dei fondi ai Comuni non può diventare l’alibi per affidare un bene che è di tutti i cittadini sommesi alla gestione dei privati; tutte le attività che saranno previste per il Castello d’Alagno dovranno essere pubbliche e coerenti con la dignità storico-culturale del luogo”. Ragion per cui gli organizzatori invitano tutti a partecipare per poter dire la propria sulla sorte amministrativa di “un bene pubblico”.

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